Cristiana accusata di blasfemia e picchiata

Lavora come infermiera in ospedale: a denunciarla alla polizia sono stati i colleghi. Sostengono che abbia proclamato il nome di Gesù ai pazienti, ma all'origine ci sarebbe una lite interna
January 29, 2021
Tabitha Nazir Gill, rinomata cantante evangelica cristiana che lavora come infermiera a Karachi, in Pakistan, è stata accusata di blasfemia dai suoi colleghi. Lo scrive l'agenzia Fides.
"È stata percossa e torturata dal personale e dai visitatori dell'ospedale fino a quando non sono arrivati i funzionari di polizia che l'hanno tratta in custodia" riferisce Fides. In un primo momento, "i funzionari hanno rilasciato la donna senza formalizzare alcuna accusa. Poi un folla si è radunata davanti all'ufficio di polizia protestando per il rilascio della donna e facendo pressioni per la sua incriminazione: i funzionari di polizia hanno dunque registrato la denuncia a carico della donna".
Tabitha, prosegue Fides, è accusata di aver pronunciato commenti dispregiativi contro i profeti Adamo, Abramo e Maometto e di aver proclamato il nome di Gesù ai pazienti.
Padre Nazir John, cappellano dei Medici cristiani dell'arcidiocesi di Karachi, a Fides ha detto: “Sono molto triste nel sapere dell'incidente accaduto con Tabitha. La conosco personalmente, è donna dalla profonda fede e ama cantare inni religiosi. Ho visto i video in cui la percuotono e la torturano per spingerla a confessare il reato a a scrivere delle scuse. Sinceramente non credo alle accuse mosse contro di lei: non credo che, da persona dedita e responsabile, possa aver ferito i sentimenti religiosi altrui; inoltre, nella professione infermieristica, ha sempre lavorato senza alcuna discriminazione di credo e casta”.
Si tratterebbe dell'ennesima strumentalizzazione della legge pachistana sulla blasfema, chiamata in causa senza motivo a seguito di un litigio tra colleghe. Alcuni musulmani lo riconoscono e difendono Tabitha. Un'infermiera musulmana che lavora con lei, nel messaggio inviato a Fides scrive: “Condanno le brutali torture inflitte da personale ospedaliero, visitatori e pazienti, contro Tabitha; non ci sono prove che abbia usato commenti dispregiativi su qualcuno. Ma vi sono i filmati in cui si vede bene che è stata torturata e picchiata in ospedale ”. Aggiunge: “Siamo tutti esseri umani uguali, lavoro da anni con infermiere cristiane e non ho mai visto alcuna di loro compiere atti irresponsabili. Secondo la nostra professione, prestiamo giuramento di servire l'umanità, senza alcuna distinzione, né discriminazione religiosa . Chiedo inoltre al personale medico del nostro ospedale di non rovinare il nome dell'islam trasformando questioni personali in una questione religiosa: malintesi personali possono essere affrontati e risolti con l'aiuto della direzione dell'ospedale".

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