Censura per il bacio a Times Square, anzi no. La storia vera della foto

Una funzionaria del Dipartimento dei Veterani aveva proposto la rimozione dalle pareti del ministero, parlando di un abbraccio «non consensuale» per le regole anti-molestie. Poi il dietrofront
March 5, 2024
Censura per il bacio a Times Square, anzi no. La storia vera della foto
Ansa | La celebre copertina di Life
New York, Times Square, è il pomeriggio del 14 agosto del 1945. Si festeggia la resa del Giappone e la fine della Seconda Guerra mondiale, il V-J Day. Per la felicità, un marinaio bacia un'infermiera in strada («Un ragazzo incontra una ragazza» potrebbero cantare i The Kolors), con tanto di casquè. La foto viene scattata dal fotografo Alfred Eisenstaedt con la sua Leica insieme a tante altre scene di gioia, nate spontaneamente in tutto il Paese. Ma quella foto alla fine guadagnò la copertina di Life, diventando l’immagine simbolo della festa americana per la fine del conflitto, che era costato all’America oltre quattrocentomila morti. Ebbene questa foto, un pezzo di Storia, è finita – per fortuna solo brevemente – all'indice al ministero Usa per i Veterani per la natura «non consensuale» dell'abbraccio che avrebbe violato, secondo una alta funzionaria, «le regole interne di tolleranza zero verso le molestie sessuali».
Alcuni dipendenti si erano lamentati - aveva spiegato l'autrice della proposta, l'assistente sottosegretario RimaAnn Nelson - proponendo di rimuovere la foto dalle pareti del ministero. La censura era stata prontamente intercettata e rispedita al mittente dalla Casa Bianca e l'immagine è rimasta al suo posto. Per fortuna. Altre volte nel tempo non sono mancate “proteste” del mondo femminista per quel bacio “rubato”. «Non ne sapevamo nulla», ha detto la portavoce Karine Jean-Pierre precisando che la foto non è mai stata al bando. «Fatemi essere chiaro. Terremo l'immagine esposta nelle nostre strutture», ha replicato su X il ministro per i Veterani, Denis McDonough, allegando al tweet una riproduzione del celebre scatto.
«Nel V-J Day, a Times Square, ho visto un marinaio che correva lungo la strada afferrando qualsiasi ragazza vedesse – aveva raccontato Alfred Eisenstaedt, scomparso nel 1995 -. Che lei fosse una nonna, robusta, magra non faceva differenza. Stavo correndo davanti a lui con la mia Leica guardandomi indietro, ma nessuna dei possibili scatti mi piacevano. Poi, all'improvviso, in un lampo, ho visto che afferrava qualcosa di bianco: mi sono girato e ho cliccato nel momento in cui il marinaio baciava l'infermiera. La gente mi dice che quando sarò in cielo mi ricorderanno per questa immagine». E così è stato.
Nella concitata euforia del momento il fotografo non ebbe tempo di farsi dire i nomi dei suoi soggetti. E nel tempo si sono fatti avanti in tanti. Anche perché le foto furono diverse, e oltre a quella di Life, ce ne fu un’altra pubblicata dal New York Times. Se in quest’ultima i protagonisti erano Greta Friedman e il pescatore del Rhode Island George Mendonsa, nella foto di Eisenstaedt sono ritratti l’infermiera Edith Shain, poi diventata insegnante, e Carl Muscarello, un italo-americano (il papà era originario di Santo Stefano di Camastra, nel Messinese), scomparso a 97 anni qualche giorno fa. Carl era in servizio come meccanico di sottomarini quando arrivò l'annuncio della fine della guerra: «Mi diedero una licenza e andammo a Times Square. Qualcuno ci comprò da bere. Avrò bevuto 12 birre quel giorno e cominciai a baciare tutte le donne davanti a me. Tutti baciavano tutti», aveva raccontato a un gruppo di studenti nel 2010.
Non era la foto di due innamorati, certo. Ma è diventata la foto simbolo dell’Amore, della liberazione, del sogno americano che poteva riprendere. Una foto che ha fissato quel momento per sempre. E lo ha fatto con quel bacio. Falso? Sì. Lo hanno detto anche i protagonisti, senza sconcerto o proteste. E perché settantanove anni dopo dovrebbe creare scandalo? E il bacio di Doisneau a Parigi davanti all’Hotel de ville, anche quello “inventato”? Perché smontare un mito? A essere smontata in questo caso è stata la censura. Con buona pace di tutti.

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