Medio Oriente, Netanyahu non andrà al vertice di Sharm el Sheikh

La novità è emersa dopo una telefonata tra il premier israeliano, inizialmente non inserito tra i presenti, e l'egiziano Al Sisi. Ecco chi ci sarà
October 13, 2025
Sembrava la seconda notizia del giorno, l’incontro in Egitto tra Abu Mazen e Netanyahu a una decina d’anni dal loro ultimo incontro. E dopo la liberazione degli ostaggi per Trump sarebbe stato il suggello di un impegno energico e spasmodico per rilanciare le relazioni in Medio Oriente. Ma dopo l’annuncio ufficiale, a Netanyahu ha sorprendentemente declinato dopo il sì iniziale a Trump e Al Sisi. Il primo dei colpi di scena di Donald Trump si era materializzato all’interno del parlamento israeliano, poco prima che cominciasse il suo discorso alla Knesset, pronunciato con 90 minuti di ritardo sul programma. Il tycoon - hanno confermato ad Avvenire fonti diplomatiche al corrente degli sviluppi - ha telefonato al presidente egiziano Al Sisi, concordando con lui la possibilità di invitare a Sharm el-Sheik, contrariamente a quando previsto, anche il premier israeliano. Netanyahu era accanto a Trump e ha ringraziato il leader egiziano che ospiterà il vertice egiziano sul Medio Oriente. Al Sisi, con il quale evidentemente c’erano stati contatti preliminari da parte dell’amministrazione Usa, ha detto che il presidente israeliano è il benvenuto e che l’Egitto sarà lieto di ospitare il primo faccia a faccia tra il capo del governo di Tel Aviv e il presidente palestinese Abu Mazen, a quasi 10 anni dal loro ultimo incontro. Contemporaneamente il presidente dell’Indonesia, la nazione a maggioranza islamica più popolosa del mondo, ha annunciato che domani sarà per la prima volta in Israele, paese con il quale non intrattiene rapporti diplomatici. A questo punto, dopo il gran rifiuto di Netanyahu, a quanto pare suscitando irritazione nella diplomazia Usa, le tensioni in Medio Oriente non si scioglieranno nel volgere di vertice.

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