Libia, Al Buti è stato consegnato dalla Germania alla Corte penale internazionale
di Redazione
Il braccio destro di Almasri, per mesi trattenuto dalle autorità tedesche, verrà giudicato dalla Cpi. Arrestato a luglio, non è tornato in patria come invece è avvenuto per il generale fermato in Italia
Khaled al Hisri, detto Al Buti, considerato il braccio destro di Almasri, è stato consegnato dalla Germania alla Corte penale internazionale. La consegna è avvenuta oggi, dopo mesi nei quali il trafficante libico di esseri umani è rimasto sotto la custodia delle autorità tedesche. Berlino ha scelto dunque una via opposta a quella intrapresa dal nostro governo nel gennaio scorso con Almasri.
Il 17 luglio il comandante libico Al Buti era stato arrestato all’aeroporto di Berlino-Brandeburgo su mandato della stessa Corte penale internazionale. Al Buti è da sempre considerato un fedelissimo del generale Almasri, arrestato a Torino il 19 gennaio e riportato in Libia su un aereo di Stato italiano due giorni dopo, nonostante l’ordine d’arresto del tribunale dell’Aja.
Al-Buti era tra i comandanti dei guardiani della prigione di Mitiga e veniva ritenuto una figura di spicco della "Rada", la forza di intervento rapido ora in conflitto con il governo del premier Dbeibah.
La Corte penale internazionale lavorava da anni, come il "Panel of Experts" delle Nazioni Unite, per la sua cattura, al punto da avere inserito il suo nome tra i presunti criminali libici già a partire dal 2018. L’interessato ne era al corrente. Gli ispettori Onu avevano infatti chiesto un incontro alla sua milizia, senza mai aver ricevuto risposta.
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