Il segretario del Garante della privacy voleva spiare mail interne

Angelo Fanizza si è dimesso oggi lasciando l'incarico dopo nemmeno due mesi. Le accuse del responsabile informatico
November 20, 2025
Il segretario del Garante della privacy voleva spiare mail interne
Ci sarebbe la richiesta di spiare le mail dei dipendenti dietro le dimissioni di Angelo Fanizza, segretario generale del Garante per la protezione dei dati personali. Poche ore dopo la comunicazione delle dimissioni di Fanizza, sul profilo Facebook della trasmissione televisiva Report – da mesi al centro di uno scontro con il Garante – sono stati pubblicati documenti interni in cui il segretario generale chiedeva di al responsabile informatico di «mettere su uno o più DVD» le attività informatiche dei dipendenti dell’Autorità, cioè «posta elettronica, accessi Vpn, accessi alle cartelle condivise, spazi di rete condivisi, sistemi documentali, sistemi di sicurezza».
Una richiesta - risalente al 4 novembre - respinta che avrebbe portato alle dimissioni del segretario generale: «Secondo quanto riferito da fonti interne – scrivono da Report –, oggi il dirigente del dipartimento per la sicurezza informatica ha informato i dipendenti e denunciato l’illegittimità di questa richiesta. I lavoratori del Garante della Privacy hanno chiesto le dimissioni dell’intero Collegio»
La nomina di Fanizza, magistrato presso il Tar del Lazio e dottore di ricerca in diritto pubblico dell'economia, titolare per molti anni di incarichi di docenza nell'Università di Bari, era stata comunicata dal Garante di recente, lo scorso 10 ottobre. Sarebbe dovuto rimanere in carica fino al termine del mandato del collegio, il 29 luglio 2027.

© RIPRODUZIONE RISERVATA