Siamo in un tempo di epidemia, ma non c'è ordine di cremare i defunti

Sono state richieste non poche cremazioni, ma la grande maggioranza delle persone e della famiglie chiede una sepoltura. Vengono rispettate le volontà
March 31, 2020
Caro direttore,
ormai ogni giorno si sente parlare di tante persone defunte (per l’amor di Dio non parliamo di cadaveri) avviate, o poste in attesa, per la cremazione. E oggi, 31 marzo, leggo su “Avvenire” una breve notizia sulla pietosa restituzione delle ceneri delle vittime alle famiglie. Direi un atto dovuto, una minima consolazione per chi ha perso in queste tragiche circostanze i propri cari. Ma ho una domanda: è forse stata data disposizione per attuare unicamente la prassi della cremazione, magari perché più igienica e pulita? Dio non voglia, ma essendo purtroppo per età fra le persone a rischio, mi chiedo: e se io volessi essere sepolto nella terra del cimitero del mio paese?
Alessandro Fumagalli

Posso assicurarle, gentile e caro amico, che anche in questo tempo di pandemia nessuno in Italia sta imponendo una presunta «prassi più igienica e pulita» di sepoltura. Sono state richieste non poche cremazioni, ma la grande maggioranza delle persone e della famiglie chiede una sepoltura che potrà esserci solo a emergenza finita. Non si preoccupi di questo: quando sarà – a Dio piacendo e secondo il mio augurio, tra molti anni – verranno rispettate le sue volontà.

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