Liberare la domenica, con cristiana convinzione e per "amicizia sociale"

Domenica libera dal lavoro non essenziale? Con lo Statuto Albertino e anche con il Concordato del 1929 l’Italia era uno Stato confessionale, ma con la Costituzione della Repubblica...
September 8, 2022
Caro direttore,
domenica libera dal lavoro non essenziale? Con lo Statuto Albertino e anche con il Concordato del 1929 l’Italia era uno Stato confessionale, ma con la Costituzione della Repubblica e la revisione dei Patti tra Stato e Chiesa cattolica non lo è più. Personalmente, comunque, l’unica cosa che faccio la domenica è di andare in edicola a prendere “Avvenire” (comprese alcune copie che dono alla mia parrocchia). Buon lavoro.
Francesco Zanatta Brescia
Grazie, innanzitutto, per la sua passione d’Avvenire. Ma vengo subito al punto: non ci adoperiamo, caro amico, per motivi puramente confessionali per “Liberare la Domenica”. La domenica, il “Giorno del Signore” a noi cristiani non può togliercela nessuno, se noi non vogliamo. Ma assieme a sindacati e organizzazioni assolutamente laiche – come la Cgil, la Confesercenti e alcune importanti reti cooperative della grande distribuzione (penso alla toscana Unicoop) – ci battiamo idealmente e con i fatti per affermare una visione del lavoro e della vita personale, familiare e comunitaria che è parte integrante di un concreto e civile umanesimo. Questa cultura e queste buone pratiche la fede cristiana e la dottrina cattolica hanno contribuito a radicarle e sanno ancora illuminarle. Anche per un senso di fraternità che si fa «amicizia sociale », direbbe il Papa. Ed è vero.

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