Ex Ilva, sciopero a oltranza contro il piano del governo
di Redazione
A Taranto mobilitazione dei sindacati per chiedere l'apertura di un tavolo a Palazzo Chigi. A Genova i manifestanti hanno cercato di bloccare l'aeroporto e poi si sono diretti verso l'autostrada

Fim, Fiom, Uilm e Usb di Taranto hanno proclamato uno sciopero a oltranza a partire dalle ore 12 di oggi e fino a nuova comunicazione, per protestare contro il piano presentato dal governo.
La mobilitazione, spiegano le sigle in una nota congiunta, ha l'obiettivo di richiedere un incontro urgente per l'apertura di un unico tavolo a Palazzo Chigi, finalizzato a ottenere il ritiro del piano e ad avviare «un confronto serio e costruttivo» sui diritti, sulla sicurezza e sul futuro dei lavoratori. Lo sciopero, secondo le organizzazioni sindacali, è «un momento fondamentale per difendere i diritti di tutti i lavoratori e garantire stabilità e dignità».
Nel frattempo, l'agitazione dei lavoratori dell'ex colosso dell'acciaio ha coinvolto anche Genova, dove il corteo dei dipendenti, insieme ai lavoratori di Ansaldo Energia e Fincantieri, si è diretto prima all'aeroporto e poi all'autostrada. I sindacalisti avevano annunciato il blocco dello scalo, ma hanno trovato chiusi gli ingressi del Cristoforo Colombo e dopo un tentativo di farsi aprire l'ingresso hanno deciso di cambiare obiettivo della protesta. Secondo Autostrade, intorno a mezzogiorno, sono stati temporaneamente chiusi i tratti compresi tra Genova Pra' e l'allacciamento con la A7 Serravalle-Genova verso Genova e tra l'allacciamento con la A7 e Genova Pegli verso Savona.
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