Emergenza aria a New Delhi, ma il governo non interverrà
di Redazione
Per l'ottavo giorno consecutivo la qualità dell'aria peggiora nella metropoli indiana: boom di malattie polmonari

Per l'ottavo giorno consecutivo la qualità dell'aria di New Delhi è ulteriormente peggiorata mentre cresce l'allarme da parte dei medici. Secondo le misurazioni di questa mattina, della app Sameer, la piattaforma del governo, nelle ultime 24 ore il livello medio dell'indice di inquinamento è stato di 370, con punte di 392 in varie zone. Il Central Pollution Control Board sottolinea che il trend è in costante salita, dai 351 di lunedì, passando per i 374 di mercoledì. Nessun miglioramento è previsto per i prossimi giorni dal Ministero delle scienze della Terra che, anzi, prevede che la qualità dell'aria resterà nella categoria "severa", ovvero seriamente pericolosa per la salute, per tutta la prossima settimana.
Un'indagine ha rivelato che nell'80 per cento delle famiglie della capitale, nell'ultimo mese, almeno una persona si è ammalata a causa dell'inquinamento. All'Aiims, l'ospedale più importante di Delhi, è stato riscontrato un aumento del 15 per cento delle patologie respiratorie e bronchiali. Mentre i medici ricordano che esistono ormai prove certe che l'inquinamento riduce l'aspettativa di vita, gli esperti stanno definendo la situazione "un'emergenza per la salute pubblica". Mentre le cause dell'emergenza che si ripresenta ormai da dieci anni in questa stagione sono sempre le stesse, ancora una volta le autorità si sono rivelate impreparate a prevederla e ad affrontarla. Sui media si continua a valutare e soppesare l'elenco dei fattori che si sovrappongono come cause dell'emergenza: la mancanza di venti, che potrebbero allontanare la cappa di smog, l'impatto del traffico, ritenuto responsabile di quasi il 20 per cento dell'inquinamento, gli incendi delle stoppie nella campagne circostanti, fortemente ridotti rispetto al passato e ritenuti responsabili solo del 3 per cento della situazione, la polvere diffusa dalle migliaia di cantieri, sia edilizi che stradali. A differenza degli anni passati, tuttavia, le autorità non hanno ancora attivato nessun provvedimento volto a mitigare l'impatto.
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