lunedì 9 settembre 2019
Una delegazione dell'Expo di Suzhou in città per preparare l'evento 2020 Tappe principali: Politecnico e Triennale
Il presidente Gong Fang con Francesco Lucchese, Luciano Galimberti, Francesco Zurlo

Il presidente Gong Fang con Francesco Lucchese, Luciano Galimberti, Francesco Zurlo

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Milano è tra le città estere protagoniste del design industriale e dell’innovazione in Cina. Il Paese del Dragone guarda con sempre maggiore interesse alla creatività italiana – e in particolare meneghina – nell’expo di tendenza che ogni anno si organizza a Suzhou, singolare e attraente città della provincia dello Jiangsu, situata lungo la costa est della Cina.

Bagnata dal Fiume Azzurro e dal lago Taihu, questa metropoli con più di 10 milioni di abitanti, galleggia praticamente sull’acqua ed è attraversata da una fitta rete di canali, percorsi dalle tipiche imbarcazioni di legno. Una miriade di ponti in pietra, le pagode e i lussureggianti giardini, delle autentiche meraviglie, rendono questa località una meta ambita per il turismo interno e internazionale, tanto da averle fatto guadagnare l’appellativo di "Venezia d’Oriente". Ma Suzhou è anche una delle città con il più alto grado di sviluppo economico del continente asiatico: un aspetto non secondario, che l’ha candidata nel 2011 a essere il luogo ideale per il Creative & design cultural industry expo (Ccde). Giunto all’ottava edizione, e dedicato all’innovazione che migliora la qualità della vita, l’expo 2019 si è svolto in aprile su un’area di oltre 40.000 metri quadrati. Un appuntamento supportato dal ministero per la Cultura e il turismo della Repubblica popolare e dal governo della provincia dello Jiangsu, che in sette anni ha richiamato a Suzhou più di un milione di visitatori, tra professionisti del settore e semplici cittadini, collocandosi per importanza tra i primi dieci expo culturali della Cina.

E la "Venezia d’Oriente" non poteva non guardare all’Italia e a Milano in particolare, una delle capitali indiscusse del design industriale moderno. In questi giorni una delegazione del Ccde, guidata dalla signora Gong Fang, general manager dell’expo di Suzhou, ha raggiunto il capoluogo lombardo (prima di raggiungere Venezia e Parigi) per consolidare i rapporti, già da tempo avviati, con alcune istituzioni culturali milanesi del settore. Come la facoltà di Design del Politecnico, dove la delegazione ha incontrato i professori Francesco Lucchese e Francesco Zurlo, visitando gli spazi e i laboratori all’avanguardia della facoltà. Altra tappa della delegazione cinese, la Triennale, con il suo Design Museum. La signora Gong Fang ha ribadito gli elementi, dalla cura della tradizione alla ricerca nel campo dell’innovazione, che legano Italia e Cina.

«Fin dall’edizione 2011 del nostro expo – ha dichiarato – era presente un padiglione interamente dedicato all’Unione Europea, che ospitava Paesi come Italia, Belgio, Germania. Con questa prima visita a Milano, intendiamo rafforzare il rapporto con questa città che ha scritto la storia del design industriale». Secondo Fang, a Milano si respira «una forte impronta culturale»; la numero uno dell’expo orientale è rimasta tra l’altro colpita dal "Bosco verticale", il complesso residenziale realizzato dallo Studio Boeri in via Confalonieri. Una visita nei pressi del Naviglio Grande, le ha inoltre ricordato i canali della madrepatria, facendo riemergere le affinità storiche e attuali tra le due città. In prospettiva della prossima edizione della Creative & design cultural industry expo, nell’aprile 2020, Milano sarà ospite d’onore nella "Venezia d’Oriente".

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