Papa Leone XIV e lo “o’scià” a Lampedusa: «Siete un baluardo di umanità»

Le parole di Prevost alla gente dell'isola: «Grazie per la vostra accoglienza. Tante vittime dalle profondità del Mare nostrum gridano non solo al cielo, ma ai nostri cuori». L'ipotesi di una visi
September 11, 2025
Papa Leone XIV e lo “o’scià” a Lampedusa: «Siete un baluardo di umanità»
«Voi siete un baluardo di quell’umanità che le ragioni gridate, le paure ataviche e i provvedimenti ingiusti tendono a incrinare. Non c’è giustizia senza compassione, non c’è legittimità senza ascolto del dolore altrui». Sono le parole pronunciate da Papa Leone XIV in un videomessaggio per la proposta di candidatura dei “Gesti di Accoglienza” partendo da Lampedusa a Patrimonio Immateriale Unesco. Nel messaggio è contenuto anche un saluto in dialetto – «O’scià» –, un modo diretto per dire «grazie» alla gente dell’isola che ha sempre aperto le braccia ai migranti che sbarcano sulle coste: «Il mio grazie, che è il grazie di tutta la Chiesa per la vostra testimonianza, prolunga e rinnova - dice Prevost - quello di Papa Francesco. Grazie ad associazioni, volontari, sindaci, amministrazioni che nel tempo si sono succeduti; sacerdoti, medici, forze di sicurezza e tutti coloro che, spesso invisibilmente, hanno mostrato e mostrano il sorriso e l'attenzione di un volto umano a persone sopravvissute nel loro viaggio disperato di speranza».
«Tante vittime – e fra loro quante madri, e quanti bambini! – dalle profondità del Mare nostrum gridano non solo al cielo, ma ai nostri cuori. Parecchi fratelli e sorelle migranti sono stati sepolti a Lampedusa, e riposano nella terra come semi da cui vuole germogliare un mondo nuovo. Non mancano, grazie a Dio, migliaia di volti e di nomi di persone che vivono oggi una vita migliore e non dimenticheranno mai la vostra carità».
Ricordando il primo viaggio di papa Francesco sull’isola, Leone XIV ha anche ipotizzato una prossima visita: «Spero di salutarvi presto in presenza». Sempre in scia alle parole di Bergoglio, che ha dedicato ai migranti buona parte del suo pontificato, dai messaggi alle visite apostoliche, dagli appelli agli incontri a Santa Marta, Leone XIV chiede di opporre «alla globalizzazione dell’indifferenza la cultura dell’incontro».

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