sabato 29 settembre 2018
Azione cattolica, Unitalsi, Forum delle famiglie... Così associazioni, movimenti e realtà ecclesiali salutano la nomina del vescovo Stefano Russo a segretario generale della Cei
Il vescovo Stefano Russo (Fotogramma)

Il vescovo Stefano Russo (Fotogramma)

COMMENTA E CONDIVIDI

Gioia, soddisfazione, impegno alla collaborazione. Così associazioni, movimenti e realtà ecclesiali della Penisola salutano la nomina del vescovo Stefano Russo a segretario generale della Cei. L’Azione cattolica italiana si congratula per la scelta «con grande affetto e devozione filiale» e rinnova «alla luce di quella speciale forma di ministerialità apostolica che da sempre lega l’associazione ai pastori, il proprio impegno di servizio alla crescita della comunità ecclesiale, per renderla sempre più esperta in umanità e promuoverne la presenza e l’azione nel mondo, con la testimonianza della vita, la freschezza dell’annuncio, la competenza e la coerenza dell’azione». Un «pensiero di profonda gratitudine» va al vescovo Nunzio Galantino, oggi presidente dell’Apsa, che «per intensi anni ha prestato il suo servizio alla Chiesa italiana», spiega l’Ac. Anche dall’Unitalsi arriva il “grazie” a Galantino per la «proficua attività svolta e l’attenzione paterna» e il presidente nazionale Antonio Diella fa giungere da Lourdes – dove è in corso il pellegrinaggio nazionale – i «più sinceri e cari auguri» a Russo «per l’importante e impegnativo servizio che andrà a svolgere», certo che l’associazione «intensificherà la scelta dell’attenzione affettuosa e concreta alle persone in difficoltà, ai disabili, ai poveri.

Definisce l’incarico di Russo «importante e impegnativo», Gigi De Palo, presidente del Forum nazionale delle associazioni familiari, che aggiunge: «Avendo già grande esperienza e particolare sensibilità nel campo dell’architettura e dell’arte, siamo fiduciosi che con lui non si esaurirà l’impegno e lo slancio a fare delle famiglie del nostro Paese un capolavoro». L’Associazione medici cattolici italiani, scrivono in una nota Filippo Maria Boscia e Vincenzo Saraceni, rispettivamente presidente e segretario nazionale, «si pone pienamente a disposizione di monsignor Russo, di cui è nota l’esperienza pastorale alla guida della diocesi di Fabriano-Matelica, e gli sarà vicino nell’alta responsabilità assunta al servizio della Chiesa italiana», evidenziando che «i medici cattolici italiani proseguiranno, in tutte le diocesi del Paese, l’impegno a favore dei sofferenti nell’elaborazione di una cultura professionale al servizio della vita».

Felicitazioni anche da Giovanni Paolo Ramonda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Benzi, che sottolinea come «il vescovo Russo ben conosca le nostre case famiglia dove accogliamo gli emarginati della nostra società» assicurandogli «la nostra collaborazione e le preghiere per questo nuovo incarico». Esprime «sentimenti di profonda gioia» il presidente nazionale del Movimento cristiano lavoratori( Mcl), Carlo Costalli, che si dice sicuro che per monsignor Russo «il nuovo ruolo, importante e delicato allo stesso tempo, in un contesto storico come quello attuale della Chiesa in Italia sarà determinante nel quotidiano agire». Un agire che «sarà in comunione con la missione evangelica del successore di Pietro, papa Francesco e con il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente dei vescovi italiani ». Il presidente del Copercom (Coordinamento delle associazioni per la comunicazione) Massimiliano Padula, augura al neo segretario generale «un buon lavoro illuminato dalla grazia» e osserva che dalla biografia di Russo «si evince competenza e amorevolezza pastorale. Il suo prolungato impegno, prima nella sua comunità diocesana e poi a livello nazionale, assicurano abnegazione al lavoro e senso missionario del ministero».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: