sabato 2 maggio 2020
La parrocchia di San Giovanni Paolo II ha organizzato le confessioni "drive", con il distanziamento fisico e rispettando le regole francesi sugli spostamenti
La confessione in auto

La confessione in auto - Facebook

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Le distanze di sicurezza sono assicurate, il rispetto delle norme francesi sugli spostamenti anche. E così, nell'attesa che si possa ricominciare a frequentare normalmente i confessionali, un giovane parroco di Limoges, nel centro della Francia, propone ai suoi parrocchiani la confessione... al volante.

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Un grande striscione sulla strada annuncia da qualche settimana questa possibilità: sabato dalle 10 alle 12 ci si potrà confessare stando in automobile. "Venite come siete", si legge nel cartello.

La parrocchia è quella di San Giovanni Paolo II e i punti di ascolto dei fedeli sono due: in un passaggio posteriore della parrocchia, dove le macchine possono sostare, e il parcheggio della chiesa di Santa Giovanna d'Arco: ad accogliere e ascoltare i fedeli, seduti su una sedia e protetti da mascherina e paravento, sono David de Lestapis, abate 40enne con studi in comunicazione sociali e il suo coadiutore don Vicent Poiteau (con la barba).

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"Accogliere le persone e offrire il perdono di Dio è uno dei sette sacramenti... Siamo all'aperto e le distanze di sicurezza sono rispettate", ha detto l'abate all'Afp. L'idea della confessione "on the road" non è del tutto nuova: si segnalano iniziative simili in Messico, in Polonia e negli Stati Uniti.

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