sabato 16 giugno 2018
C'è la possibilità di aiutare la Carità del Papa, ed è alla portata di tutti: domenica 24 si può contribuire nella colletta della Messa in parrocchia. E comprando una copia di Avvenire. Ecco come.
Il manifesto della Giornata per la Carità del Papa 2018 esposto da una parrocchia (foto Siciliani)

Il manifesto della Giornata per la Carità del Papa 2018 esposto da una parrocchia (foto Siciliani)

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Dare una mano al Papa: e chi non vorrebbe farlo, subito, adesso? L’occasione sta arrivando, ed è davvero alla portata di tutti. Domenica 24 giugno la Chiesa italiana dà vita alla colletta per l’«Obolo di San Pietro», il fondo alimentato da piccole e grandi donazioni da tutto il mondo e che fornisce linfa alla «Carità del Papa». Alla proposta aderiscono migliaia di parrocchie, convinte che si tratta di un gesto semplice ma eloquente: destinare il ricavato della colletta durante le Messe domenicali per consentire al Papa di aiutare ancor più necessità, persone e situazioni, spesso attraverso il suo elemosiniere monsignor Konrad Krajewski, appena creato cardinale. Avvenire da sempre accompagna questa operazione curando i manifesti che la Cei invia a tutte le parrocchie, ma da qualche anno abbiamo pensato che non basta: il Papa va aiutato più concretamente. Ecco allora la nostra proposta alle parrocchie, che rinnoviamo anche in vista della Giornata per la Carità del Papa 2018, in programma tra due domeniche: il ricavato della vendita delle copie di Avvenire diffuse in parrocchia – come d’abitudine o anche solo una tantum – può essere interamente sommato alla colletta delle Messe. Avvenire da parte sua, oltre a rinunciare alla sua parte della vendita in parrocchia, aggiunge il corrispettivo delle copie acquistate nelle edicole.
L’iniziativa ha un successo crescente per la sua immediatezza: basta ordinare le copie – nel numero che si ritiene di poter vendere – e poi organizzare la diffusione con una piccola squadra di volontari, ad esempio il gruppo giovani, gli scout, le famiglie, i pensionati... Tutto per la Carità del Papa. Di anno in anno, chi in Avvenire segue questa iniziativa s’ingegna per semplificare l’ordine delle copie. E ora alla sezione di www.avvenire.it dedicata all’operazione – facilmente individuabile scorrendo l’home page, sulla colonna di destra – e al numero verde del Servizio clienti (800.820084) si aggiunge la casella dedicata di posta elettronica (caritapapa@avvenire.it) alla quale inviare nome del proprio referente parrocchiale o del parroco, contatto telefonico, indirizzo della parrocchia e numero di copie richieste per domenica 24. A questo impegno Avvenire aggiunge il consueto invio a tutte le parrocchie italiane – già effettuato nei giorni scorsi, attraverso una copia cellophanata del giornale – del manifesto per comunicare la Giornata, da appendere alla porta della chiesa o in bacheca. «Consentire alla generosità del Papa di arrivare più lontano – scrive il segretario generale della Cei monsignor Nunzio Galantino in una sua lettera a tutti i parroci, allegata al manifesto – è un compito alla nostra portata, ognuno per le sue possibilità». Possiamo così «abbracciare insieme a lui l’umanità che attende, oggi e sempre, chi sappia ripeterci nei fatti che siamo figli di un Dio "ricco di misericordia"», come dice lo slogan della Giornata 2018.
Alla proposta aderisce sempre più convintamente anche l’Azione Cattolica, la cui segretaria generale Carlotta Benedetti ha inviato una lettera insieme al direttore generale di Avvenire Paolo Nusiner a tutti i presidenti parrocchiali per spiegare che «celebrando i 150 anni della nostra associazione questa Giornata è una rinnovata occasione per agire efficacemente per il Bene» offrendo «un esempio della straordinaria vitalità e dello spirito di iniziativa dell’Azione Cattolica».


Treviso: San Vincenzo, Emporio. E quotidiano


La piccola e attiva San Vincenzo de’ Paoli della parrocchia cittadina di Sant’Agnese, quasi quattromila abitanti e una bella chiesa a due passi dal Duomo di Treviso, ha aderito con gioia all’iniziativa di «Avvenire» a sostegno della Carità del Papa, e lo ha fatto con il supporto generoso della parrocchia. Il gruppo, guidato dalla presidente Marina Boldrin, ha scelto da tempo la strada dell’incontro personale nelle famiglie, un incontro discreto e attento ai bisogni dei più poveri e fragili, che chiede anche ai volontari di farsi umili e a loro volta bisognosi di accoglienza nelle case delle persone. La San Vincenzo locale collabora al «Progetto carità» cittadino, insieme alle altre parrocchie di Treviso. Un progetto che ha tra i suoi fiori all’occhiello l’«Emporio solidale Beato Enrico», dove le persone che vivono un periodo di difficoltà possono fare la spesa gratuitamente, anche grazie al recupero delle eccedenze alimentari. Il lavoro di rete che coinvolge le diverse parrocchie, il Centro di ascolto, la San Vincenzo e la Caritas permette di collaborare nella vicinanza alle diverse situazioni di fragilità e di difficoltà economica di singoli e famiglie. Con lo stile del beato Enrico da Bolzano, il santo laico venuto dal nord, che 700 anni fa percorreva le strade della città chiedendo l’elemosina redistribuendole poi tra i più poveri.
Alessandra Cecchin

Vigevano: «Un piccolo gesto che allarga il bene»

Riso, castello, solidarietà. Sono i pilastri che reggono la comunità civile e parrocchiale di Valle Lomellina (in provincia di Pavia, diocesi di Vigevano), 2.245 abitanti al confine tra Lombardia e Piemonte. L’unità pastorale che comprende anche Semiana, Breme e Sartirana, retta da don Piero Rossi Borghesano (classe 1954, parroco a Valle da novembre 2017), ha aderito con entusiasmo alla colletta nazionale per la Carità del Papa (domenica 24 giugno) aggiungendo alle offerte delle Messe anche il ricavato della vendita di copie di Avvenire. «Non ero al corrente dell’iniziativa di Avvenire e quando mi è stata proposta non ho esitato ad aderire ordinando copie del quotidiano», spiega don Borghesano. «Lo facciamo con entusiasmo perché ogni piccola goccia può essere utile nel mare della carità. Anche nella mia parrocchia precedente, a Mortara, ho sempre aderito alla Giornata per la Carità del Papa informando i fedeli sulla destinazione delle offerte (ne leggiamo spesso anche sui giornali). A questo gesto ci è sembrato opportuno aggiungere l’iniziativa intrapresa dal quotidiano». Terra di riso, quella di Valle, con la presenza di due grandi aziende per la trasformazione del prodotto, un castello a dominare il centro del paese e la solidarietà che, in occasione della Giornata del 24 giugno, coinvolge l’edicola di Valle Lomellina, prima distributrice di Avvenire secondo le indicazioni della parrocchia di San Michele (con la preziosa supervisione di Mara Cherubini dell’Azione Cattolica locale).
Matteo Ranzini

Forlì: «La nostra unità pastorale fa spazio ai poveri»

«L’adesione alla giornata della Carità del Papa non è solo un gesto isolato per aiutare Pietro nel sostenere i poveri ma anche il segno di una pastorale integrata che ci fa sperimentare sul territorio quello che papa Francesco c’invita a fare tutto l’anno». È quanto sostengono don Davide Brighi, 45 anni, da 3 parroco dell’unità pastorale della Cava di Forlì, di Castiglione, Villagrappa e Villanova, e Gabriella Pivi, che per la giornata della Carità del Papa del 24 giugno hanno ordinato 70 copie di Avvenire all’edicola cittadina di Massimo Mancini. «L’iniziativa ci aiuta a unire le quattro parrocchie dell’unità pastorale – spiega don Davide, laureato in teologia alla Gregoriana e insegnante all’Istituto di Scienze religiose per le diocesi della Romagna – formando una mentalità d’impegno civile ed ecclesiale, come chiede papa Francesco». Costituita da ottomila abitanti e 3.700 famiglie, l’unità pastorale comprende la principale parrocchia in città (Cava) e tre parrocchie di periferia, «dove questa iniziativa ci offre un’occasione di pastorale integrata», precisa il parroco, che conclude: «Avvenire ci aiuta anche a formare un gruppo di cultura cattolica nell’unità pastorale per incidere nella cultura e nella comunicazione». L’iniziativa è stata condivisa dai 25 membri del consiglio dell’unità pastorale, per rafforzare le attività caritative del Papa» ma presentando anche quelle locali: «Il centro di ascolto, le attività della Caritas, la Casa dei nonni (un centro diurno gestito da una famiglia della Giovanni XXIII), il gruppo di famiglie che a turni con altre parrocchie della diocesi prepara la domenica pomeriggio dai 50 ai 100 pasti per la cena della mensa Caritas, conoscendo in questo modo la povertà concreta sul nostro territorio di persone e famiglie italiane e straniere».
Quinto Cappelli

Cuneo: «I nostri volontari con il giornale»

La parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Bernezzo è una piccola comunità di duemila persone che si trova all’inizio della Valle Grana, a 10 chilometri da Cuneo. Ha manifestato fin da subito entusiasmo per l’iniziativa di Avvenire a sostegno della Carità del Papa: «Abbiamo aderito con grande piacere – racconta Anna Stano, collaboratrice e presidente parrocchiale di Ac – raccogliendo l’invito dell’Azione Cattolica nazionale. Quando si parla di Papa Francesco, le persone si dimostrano molto sensibili. Finita la Messa, ci posizioneremo fuori dalla chiesa insieme ai chierichetti e distribuiremo il giornale sul sagrato».
Per la comunità di Bernezzo è un giorno speciale perché si celebra anche la festa patronale: «C’è una grande fiducia nel Papa, l’anno scorso sono stati tutti generosi. Abbiamo persino raccolto più offerte di quanto ci aspettassimo». La parrocchia, guidata da don Roberto Mondino, è estremamente vivace durante tutto l’anno. Nella struttura delle Opere parrocchiali si svolge la gran parte delle attività, a partire dal catechismo settimanale e dall’oratorio del sabato pomeriggio per i ragazzi, gestito dagli animatori "grandi" e da quelli più giovani. L’edificio ospita anche un salone parrocchiale a disposizione dell’intero paese più un teatro, sede ufficiale della Compagnia del Bun Imur, ovvero "del buonumore": come da antica tradizione piemontese, anche a Bernezzo da decenni la compagnia teatrale amatoriale, nata in parrocchia con l’Azione Cattolica prima della guerra, propone commedie in dialetto del territorio, interpretate da attori più e meno giovani. E poi, c’è la Caritas parrocchiale con il centro di ascolto e la distribuzione dei viveri, l’antica Confraternita dell’Annunziata che organizza ogni anno una suggestiva Novena allo Spirito Santo, e anche la Casa di riposo Don Dalmasso, con oltre 50 ospiti.
Danilo Poggio

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