Bienvenidos a Panama: ecco la città che ci saluta
martedì 22 gennaio 2019

«Bienvenidos The Sun!». La voce del direttore artistico della Gmg panamense è carica di entusiasmo e ci contagia subito. C’è una luce nuova, l’aria è diversa, così come la lingua, il colore della pelle e l’energia. Entrando a Panama City appaiono già moltissimi giovani da tutto il mondo che ballano e cantano liberamente per le strade di questa città… uno spettacolo che non è fantasia, è realtà! Mi guardo attorno cercando punti di contatto mentre il cuore ricalibra il suo centro.

Per noi è mezzanotte da trenta ore, ma qui c’è il sole, ed è un sole che vedo risplendere sul viso di molti. Panamà non era prevista sul calendario della band, è arrivata come un dono, una chiamata d’oltreoceano che ha stravolto i piani al rientro dai nostri concerti natalizi in Giordania. Una volta ancora i confini spariranno e le infinite diversità di tutti noi si uniranno in Cristo. Certo, per chi è cresciuto conoscendo e respirando le Gmg, forse questo è ormai scontato, ma per me, per la vita che ho avuto, per quello che ho visto, per dov’ero e per dove invece sono ora, questa esperienza è un segno di grazia potentissimo. Lascia una traccia, cambia lo sguardo.

E mentre percorro questa strada, stravolto dal viaggio ma felice fino al midollo, ringrazio Dio per il dono della fede e della musica vissute inscindibilmente: salvano la vita e le permettono di farsi sentire più forte, più vera. Mentre cammino alcuni giovani africani mi fermano, il loro sorriso mi spalanca l’anima, vorrei conoscere tutto della loro storia. Siamo appena arrivati e ho già un mondo dentro. L’incontro con l’altro ci spinge a un nuovo incontro con noi stessi e la cosa più bella è sapere che ci disarmeremo vicendevolmente e ci rimodelleremo per crescere guidati dalla stessa Luce: la Gmg è cominciata. (1. continua)

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