venerdì 10 maggio 2013
​Così il presidente della Cei sulle dichiarazioni del ministro alla Pari opportunità Idem a proposito di una proposta di legge per le unioni civili, anche omosessuali. Il riferimento, ha continuato il cardinale, è a un documento del 2007.
​​​​​​​​​​Il documento del Consiglio permanente Cei del 2007
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"La posizione dei vescovi è nota, nel 2007 abbiamo stilato un comunicato al termine del Consiglio permanente che ricordava la posizione della Chiesa e rimane come dichiarazione fondamentale. La famiglia innanzitutto è lo zoccolo duro e solido su cui si costruisce la società, perché è nella famiglia che si costruisce la persona". Lo ha detto il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, rispondendo alla domanda su quale sia la posizione dei vescovi dopo che il ministro per le Pari opportunità, Josefa Idem, ha annunciato un disegno di legge sulle unioni civili.La dichiarazione del marzo 2007 affermava, tra l'altro, che la legalizzazione delle unioni di fatto (all'epoca i 'Dico') è "inaccettabile sul piano di principio e pericolosa sul piano sociale ed educativo". "Grave" secondo i vescovi, sarebbe stato legalizzare le coppie gay "perché in questo caso si negherebbe la differenza sessuale che è insuperabile". D'altra parte, i vescovi affermavano comunque che i diritti dei conviventi si possono tutelare nell'ambito del diritto privato.  ​
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