sabato 27 febbraio 2021
L'intervento del consigliere del ministero della Salute su Avvenire di domenica: una strategia in cinque mosse per interrompere i contagi
Walter Ricciardi

Walter Ricciardi - Ansa

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Per battere il virus l’Italia deve fare una scelta coraggiosa: adottare «la strategia No Covid», la sola che consente di uscire dal «circolo vizioso» di «mesi di yo-yo tra chiusure parziali e riaperture». Lo scrive su Avvenire di domenica Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute per l’emergenza Covid e studioso di sanità pubblica, spiegando che «la vaccinazione di massa», pur indispensabile, «richiederà mesi se non anni per garantire una protezione adeguata».

Nel frattempo è necessaria una «strategia per il ritorno ad un equilibrio accettabile, quella della eliminazione della trasmissione virale, in grado di riportare i cittadini ad una vita pressoché normale» e di «recuperare le perdite economiche causate dalla pandemia».

Sei le azioni, secondo Ricciardi per mettere in atto questa «strategia No Covid», che richiede «importanti investimenti iniziali» ma «è enormemente più vantaggiosa» perché in grado di «portare interi Paesi, ma anche Regioni o aree sub-regionali, a eliminare il virus in 5-6 settimane»:

1) Definire le zone "protette" da liberare.

2) Attivare una campagna di comunicazione e motivazione per l'implementazione della strategia.

3) Realizzare un lockdown di 4-5 settimane insieme a misure di supporto e protezione economica.

4) Convertire alberghi ed altre strutture in residenze per isolamento e quarantena.

5) Porre in quarantena in queste strutture i viaggiatori che arrivano dall'esterno delle zone protette. 6) Riaprire tutte le attività nelle Zone verdi liberate dal virus (Green Zones)».

Importanti per il successo sono «le restrizioni della mobilità, in particolare dei viaggi non essenziali» perché «consentono ai Paesi liberi dal virus di preservare i benefici ottenuti con i lockdown.

L’adozione efficace di questa strategia «necessiterebbe di una decisione convinta da parte dei governi» o di un «percorso dal basso, promosso da città, province, regioni o paesi che siano pronti a fare quello che è necessario per eliminare il coronavirus.

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