sabato 6 gennaio 2018
L'associazione Papa Giovanni: scelta naturale, le storie dei protagonisti rappresentano una rinascita, vita nuova. Forza Nuova protesta
Joy Peter e la figlia Princess hanno impersonato la Madonna e il Bambino nel presepe vivente di Chieti

Joy Peter e la figlia Princess hanno impersonato la Madonna e il Bambino nel presepe vivente di Chieti

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Con 300 figuranti, 22 scene bibliche e di vita, 17 gruppi e associazioni soprattutto parrocchiali coinvolte, Chieti inaugura oggi, giorno dell'Epifania, tra le 16 e le 20.30 nello storico quartiere della Civitella il presepe vivente organizzato da Teate Nostra e sostenuto dal Comune. Coraggiosa la scelta di far impersonare la Sacra Famiglia a tre ospiti della 'Capanna di Betlemme' di Chieti gestita dall’associazione Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi. Emanuele Ferraro, uscito dal tunnel della droga e ora volontario, veste i panni di San Giuseppe, mentre Maria è nera come Joy Peter, giovane nigeriana strappata al racket della prostituzione. Sua figlia Princess di sette mesi sarà Gesù Bambino.

«La scelta dei protagonisti del presepe vivente per noi è altamente simbolica – ha spiegato Luca Fortunato, responsabile della struttura di Chieti – , sono due storie che rappresentano una rinascita, una resurrezione, un ritorno alla vita: associarli alla Natività ci è sembrato naturale».

Ma la spiegazione ad alcuni non è bastata, la Madonna e il Bambino dalla pelle scura strappati al racket della tratta hanno fatto infuriare la locale sezione di Forza Nuova che accusa gli organizzatori del presepe di blasfemia e propaganda elettorale. Dopo le organizzazioni ecclesiali e le associazioni che aiutano gli ultimi, i fascisti hanno messo nel mirino la Sacra Famiglia.

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