sabato 10 aprile 2021
L'Agorà per la parità: “dimenticate” dalla norma che stanzia 300 milioni soltanto per gli istituti statali, ripristinare finanziamenti per attività estive di recupero. Il ministro favorevole
Una manifestazione per la parità scolastica fuori dai palazzi della politica

Una manifestazione per la parità scolastica fuori dai palazzi della politica - Ansa

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Un emendamento al decreto Sostegni per consentire anche alle scuole paritarie di accedere ai finanziamenti previsti per fronteggiare l’emergenza sanitaria e organizzare le attività estive per il recupero di competenze e socialità. A proporlo è l’Agorà della parità, che ha inviato la proposta a tutti i parlamentari, «affinché si possa porre rimedio ad una discriminazione nei confronti delle scuole paritarie visto che nello stesso decreto vengono previsti fondi per la scuola ma unicamente per la scuola statale», scrivono in una nota Giancarlo Frare, presidente nazionale Agesc; Massimiliano Tonarini, presidente nazionale Cdo Opere Educative; Pietro Mellano, presidente nazionale Cnos scuola; Marilisa Miotti, presidente nazionale Ciofs scuola; Giovanni Sanfilippo, delegato nazionale per le Relazioni istituzionali Faes; Virginia Kaladich, presidente nazionale Fidae; Luigi Morgano, segretario nazionale Fism; Vitangelo Denora, delegato Fondazione Gesuiti educazione.

La proposta di emendamento prevede la creazione di due fondi specifici, entrambi da 15 milioni. Il primo finalizzato a favorire «l’acquisto di dispositivi di protezione e materiali per l’igiene individuale e degli ambienti, per i servizi di supporto e l’assistenza psicologica e pedagogica, per i servizi medico-sanitari e per l’acquisto di dispositivi e materiali destinati al potenziamento delle attività di inclusione». Il secondo fondo servirà, invece, a sostenere «le attività di recupero di competenze e socialità», previste durante l’estate. Complessivamente, i due fondi ammontano a 30 milioni di euro, pari al 10% dei 300 milioni che il decreto Sostegni assegna, per le medesime finalità, esclusivamente alle scuole statali. Una proporzione che tiene conto del fatto che, con più di 12mila istituti e circa 900mila alunni, le scuole paritarie rappresentano, appunto, il 10% circa della popolazione scolastica complessiva.

«L’Agorà – prosegue la nota delle associazioni dei gestori e delle famiglie delle scuole non statali – confida nella più ampia condivisione possibile, perché studenti, docenti, famiglie e personale scolastico sono tutti cittadini italiani che hanno vissuto e stanno vivendo gli stessi problemi e la stessa emergenza».

Un appello arrivato anche sul tavolo del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che si è già dichiarato favorevole a un emendamento che riporti in equilibrio la situazione, ponendo anche la questione in sede di governo. Anche la commissione Cultura del Senato, nel parere sul decreto Sostegni, ha segnalato la necessità di prevedere «risorse aggiuntive» per le scuole paritarie. Ora, l’emendamento dell’Agora ha già ricevuto il sostegno del senatore Udc Antonio De Poli, che parla di esclusione «incomprensibile» e degli esponenti di Italia Viva, Daniela Sbrollini (Senato) e Gabriele Toccafondi (Camera): «Sarebbe ora di smetterla con barriere ideologiche che dividono le scuole o i ragazzi», sottolineano i due parlamentari renziani.

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