martedì 26 dicembre 2017
Il cardinale Bassetti a pranzo con 150 persone seguite dalla Caritas. Monsignor Piemontese apre l'episcopio di Terni, a Milano l'arcivescovo Delpini partecipa all'iniziativa di Sant'Egidio
Pranzo di Natale, nessuno è forestiero.Opera Cardinal Ferrari a Milano (Fotogramma)

Pranzo di Natale, nessuno è forestiero.Opera Cardinal Ferrari a Milano (Fotogramma)

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Il Natale, giorno della nascita di nostro Signore che si è fatto uomo in mezzo a noi, è stata giornata di preghiera, festa, amicizia e solidarietà. Tanti i pranzi in tutta Italia con i poveri.

Il cardinale Bassetti a tavola con 150 persone seguita dalla Caritas

"Sono soprattutto vicino a coloro che vengono da lontano, perché la festa di Natale è la festa degli affetti e io capisco che quando stiamo lontani dalla nostra famiglia si soffre in modo particolare". Lo ha detto l'arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, il cardianle Gualtiero Bassetti, durante il pranzo che ha offerto ieri, nel giorno di Natale, a Villa Sacro Cuore, nella città umbra, a più di 150 persone accolte tutto l'anno dalla Caritas, provenienti da Paesi di quattro continenti. Lo riporta il Sir.

"Alcuni di questi migranti - ha aggiunto - erano giovanissime mamme, una di loro aveva appena sedici anni con il bambino tra le sue braccia ed altri fanciulli non avevano i genitori. È stato un grande evento di cui tanto ho ringraziato il Signore, perché dalla Libia è la prima volta che arrivano serenamente in Italia e in Europa delle persone a bordo di un aereo, accolte come se fossero tutti fratelli, sorelle e figli. Vorremmo d'ora in avanti che chi giunge da noi possa farlo senza mettere a repentaglio la propria vita, con un viaggio sereno, non attraverso i barconi, le mafie internazionali e lo sfruttamento soprattutto delle donne". Il cardinale Bassetti, durante il pranzo, ha dialogato con gli ospiti e ha ringraziato due giovani pakistani per aver allestito il presepe nell'atrio del palazzo arcivescovile.

"Tutti siamo cittadini del mondo - ha commentato il cardinale - e il fatto di migrare è un diritto previsto dalle Nazioni Unite. In Cei abbiamo coniato un motto: 'Liberi di restare, liberi di partire'. L'arrivo in Italia negli ultimi giorni di più di 160 persone, in gran parte originarie del Corno d'Africa, attraverso un corridoio umanitario dalla Libia, è stato un fatto molto bello. Rallegra il mio Natale e anche il vostro, perché tanti di voi vengono da lontano e io so quanto avete sofferto per poter arrivare in Europa. Ci auguriamo che ci possono essere dei tempi migliori per tutti". Si è trattato, ha spiegato il presidente della Cei, del "primo corridoio umanitario dalla Libia attivato in Europa, organizzato dal nostro Governo e che ha visto la collaborazione della Chiesa italiana attraverso la rete Caritas".

L'arcivescovo di Milano Delpini al pranzo della Comunità di Sant'Egidio

“La Chiesa Ambrosiana è la vostra Chiesa, è la casa per tutti coloro che arrivano”. Lo ha detto l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, che ha partecipato, nel giorno di Natale, al pranzo organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio nella parrocchia dell’Immacolata e Sant’Antonio con 400 commensali di 23 nazionalità, tra cui persone che vivono per strada, famiglie e profughi. “L’alleanza, l’amicizia, il senso di famiglia, che ci vengono facili ora che è Natale, devono diventare pratica quotidiana quando ci si trova ad affrontare il tema della casa, del lavoro, delle famiglie ancora separate”, ha dichiarato l’arcivescovo, che ha salutato di persona tutti i presenti. Numerosi i volontari che hanno curato la preparazione del cibo, gli addobbi delle sale e il servizio a tavola. Delpini è anche andato a salutare gli ospiti e i volontari del pranzo di Natale offerto dall'Opera Cardinal Ferrari.

A Terni festa di condivisione in episcopio con il vescovo Piemontese

Per il 17° anno consecutivo le porte della curia vescovile di Terni sono state aperte, ieri, per accogliere circa 130 ospiti, assistiti dalle associazioni caritative della diocesi, nella casa del vescovo per il pranzo di Natale. Assieme a monsignor Giuseppe Piemontese si sono sedute ai tavoli, addobbati con le decorazioni preparate dagli studenti dell’istituto comprensivo Einuadi di Narni e Amelia, intere famiglie, alcune con numerosi bambini e persone sole: anziani, immigrati, senza fissa dimora e una rappresentanza della comunità ucraina e filippina, serviti da una trentina di volontari. Ad accogliere all’ingresso dell’episcopio i partecipanti al pranzo, Piemontese e il sindaco di Terni, Leopoldo di Girolamo, che ha portato il suo saluto e alcuni doni per il pranzo. “Un bell’incontro di festa, amicizia e condivisione – ha detto il vescovo, ripreso dal Sir – per non far sentire nessuno solo ed escluso proprio nel giorno in cui Gesù nasce per donare il suo amore a tutti. Tra noi ci sono tanti bambini, anziani e famiglie straniere, siamo come una grande famiglia che mostra il volto bello dell’amore e della solidarietà tra tutti, senza distinzione alcuna. Celebriamo il Natale insieme familiarmente con una speranza e preghiera per tutti perché le preoccupazioni possano essere alleviate e superate con la solidarietà e vicinanza degli altri”.

In 60mila ai pranzi di Natale con Sant'Egidio

In Italia hanno partecipato ai pranzi di Natale, organizzati da Sant’Egidio, “circa 60mila persone in più di 100 città” e “oltre 200mila in una settantina di Paesi di tutti i continenti”. Lo riporta l'Agenzia Sir che cita una nota la Comunità di Sant’Egidio, che anche quest’anno ha alleviato la solitudine dei più poveri con “tavolate in cui si confonde chi aiuta e chi viene aiutato”. “Da Santa Maria in Trastevere, a Roma, dove è cominciata questa tradizione, alle periferie africane e latinoamericane: i pranzi di Natale di Sant’Egidio hanno conosciuto quest’anno migliaia di invitati: senza dimora, anziani soli, immigrati, tra cui i profughi venuti con i corridoi umanitari, i detenuti e i bambini di strada delle periferie del Sud del mondo”. Numerosi anche gli appuntamenti in 18 carceri italiane, “in 55 penitenziari per 5.500 detenuti. E oggi, martedì 26 dicembre, appuntamento a Regina Coeli.




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