giovedì 16 gennaio 2025
La maggior parte delle vittime erano di nazionalità pachistana. L'accusa delle Ong: hanno trascorso 13 giorni senza aiuti. L'assessore spagnolo: ogni giorno veniamo a conoscenza di nuovi morti
Un'immagine d'archivio di una delle tante pericolose traversate in mare

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Almeno 50 persone sono morte nel naufragio di un barcone diretto alle isole Canarie. A dare notizia della tragedia sui social è Helena Maleno, la portavoce della Ong per i diritti umani dei migranti "Caminando Fromteras", la quale segnala che "44 delle vittime erano di nazionalità pachistana". "Hanno trascorso 13 giorni di angosciante traversata senza che arrivasse nessun salvataggio", segnala la fondatrice dell'organizzazione non governativa, che monitorizza le persone migranti lungo la rotta occidentale dall'Africa all'Europa e raccoglie le segnalazioni dei familiari dei dispersi nelle traversate.

Sarebbero almeno 36 invece i sopravvissuti. Stando alle testimonianze di familiari dei migranti e di alcuni dei superstiti raccolte dalla Ong, l'imbarcazione è salpata lo scorso 2 gennaio dalle coste della Mauritania diretta alle Canarie e sarebbe rimasta per giorni alla deriva nell'Atlantico, prima di essere localizzata da soccorsi. Almeno 44 dei migranti che non sono sopravvissuti alla lunga odissea in mare erano di origini pachistane. Fra le persone tratte in salvo, almeno una è un migrante minorenne.

Il governo delle Canarie ha confermato la nuova "tragedia". In una dichiarazioni alla Radio Cadena Ser l'assessore Mariano Hernandez Zapata ha insistito sul "gravissimo problema" nell'arcipelago dove "un giorno dopo l'altro veniamo a conoscenza di nuovi morti" fra i migranti che tentano di raggiungere le coste spagnole.

"Dobbiamo agire e prendere decisioni", ha aggiunto l'assessore, sulla crisi migratoria che da mesi attanaglia i territori di primo approdo dei migranti. Situazione aggravata dal mancato accordo tra l'esecutivo centrale e l'opposizione conservatrice in Spagna sulla ridistribuzione degli oltre 5.800 minori non accompagnati presenti alle Canarie, sotto la tutela dell'esecutivo regionale in centri in cui la capacità di accoglienza è ai limiti.

La rotta dell'Africa occidentale

A fronte di un crollo delle traversate del Mediterraneo centrale, come segnalato nell'ultimo report di Frontex, la rotta più esterna all'Ue, quella dell'Africa occidentale verso le Isole Canarie, ha visto un 18% di aumento degli arrivi nel 2024 a quasi 47 000, la cifra più alta dai tempi in cui Frontex ha iniziato a raccogliere dati nel 2009. Ciò è stato alimentato dalle partenze da Mauritania, anche se i flussi da altri punti di partenza sono diminuiti. Il 2024 si è chiuso con l'arrivo di 63.970 migranti irregolari in Spagna, con un incremento del 12,5% rispetto all'anno precedente, secondo il bilancio del ministero dell'Interno. Le pericolose traversate dal Nord Africa alle Canarie confermano la rotta marittima atlantica come la più battuta, con oltre 46.843 migranti giunti nell'arcipelago, un numero record, superiore ai 46.843 arrivati nel 2023.

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