martedì 29 novembre 2022
La manovra 2023 è stata bollinata dalla Ragioneria di Stato. Sarà ora incardinata alla Camera, dove inizierà l'iter per la conversione in legge / IL TESTO
Manovra, arriva il testo finale, ora alla Camera. Confermata la norma sui Pos
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La manovra sbarca in Parlamento. A otto giorni dal varo in Consiglio dei ministri oggi la legge di bilancio ha ricevuto l’ok della Ragioneria e la firma del presidente della Repubblica. Ora c’è un mese per la doppia lettura delle Camere, che avranno a disposizione 400 milioni per gli emendamenti. In realtà saranno solo i deputati a poter mettere mano a testo mentre al Senato, per ragioni di tempo, l’approvazione sarà a scatola chiusa. Resta almeno per ora il limite ai pagamenti in contanti. Fino ai 60 euro di spesa i commercianti potranno rifiutarsi di usare il Pos. Ma sulla norma resta aperto il confronto con Bruxelles.

Per il resto il testo, salito a 174 articoli, rispetto alle ultime bozze prevede in più una dotazione di 80 milioni di euro per la cybersicurezza e recupera i finanziamenti per il completamento della metro C di Roma. Confermato l’impianto complessivo da 35 miliardi di euro, 21 dei quali saranno impiegati per contrastare il caro-bollette fino a al mese di marzo. Poi si vedrà.
Tra gli elementi più caratterizzanti, il taglio del Reddito di cittadinanza dopo 8 mesi ai percettori “occupabili”, l’estensione dell’uso dei voucher, la conferma del taglio del cuneo fiscale da due punti del governo Draghi, che sale a tre punti per i redditi entro i 20mila euro, e l’aumento a 85mila euro della soglia per la flat tax degli autonomi. Introdotta poi la “pensione anticipata flessibile”, una Quota 103 con 41 anni di contributi e 62 anni d’età, e strette le maglie per l’accesso a Opzione donna: ora destinata a sole tre categorie: caregiver, invalide almeno al 74%, dipendenti di imprese in crisi. A questo si aggiunge l’innalzamento dell’età d’uscita da 58 a 60 anni per chi non ha figli e a 59 per chi ne ha uno. Rivisto il meccanismo di rivalutazione delle pensioni, con un aumento delle minime e una riduzione della perequazione per quelle medie e alte, con un risparmio di 2 miliardi nel 2023 e di 4 miliardi dal 2024.

Riguardo ai pagamenti, l'Ue non disciplina le soglie per l’acquisto in contanti. Ma la norma che permette agli esercenti di non accettare carte e bancomat fino a 60 euro senza incorrere in sanzioni potrebbe contrastare con l'impegno contro l'evasione preso dall’Italia nel suo Pnrr, in una manovra che prevede anche l’aumento a 5mila euro della soglia per l’uso dei contanti. Bruxelles, per ora, attende il testo definitivo. Ma se la norma sul Pos non cambiasse potrebbe complicare il percorso di attuazione del piano. Un tema di cui si parlerà nei prossimi giorni quando sbarcherà in Italia la task force europea del Recovery. A quanto si apprende a Bruxelles, tuttavia, il team sarebbe volato a Roma già una volta nelle settimane scorse. «Siamo a conoscenza della proposta del governo italiano. Trattandosi di una bozza, dobbiamo ancora valutarla, sia nella portata che nel merito»», ha spiegato Veerle Nuyts, portavoce della Commissione.

Intanto mentre le premier Giorgia Meloni ha convocato i sindacati per un secondo confronto sulla manovra il 7 dicembre, allla Camera i partiti si preparano alla battaglia sugli emendamenti (che non potranno superare i 400). Forza Italia ne ha già annunciato uno per modificare le norme sul superbonus (allungando i tempi della transizione dal 110 al 90%) e la cessione di crediti. FI chiede anche più fondi per le pensioni minime.

IL TESTO (In Pdf)


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