martedì 20 febbraio 2024
Prima udienza a carico dei quattro 007 accusati di aver sequestrato, torturato e ucciso il ricercatore italiano al Cairo nel 2016. Prossima udienza fissata per il 18 marzo
I genitori di Giulio Regeni

I genitori di Giulio Regeni - Reuters

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La giornata è di quelle «molto importanti», di quelle che si aspettano da otto anni. Non lo nascondono i genitori di Giulio Regeni, Claudio e Paola, entrando nel tribunale di Roma dove stamattina si è tenuta la prima udienza del processo a quattro 007 egiziani accusati del sequestro e omicidio del figlio Giulio, ricercatore italiano ucciso al Cairo nel 2016. Fuori dalla cittadella giudiziaria a Roma, il sostegno ai familiari è arrivato con lo striscione “Verità per Giulio Regeni”. I quattro 007 accusati di avere sequestrato, torturato e ucciso Regeni sono stati mandati a giudizio al termine di un tortuoso iter giudiziario e dopo che la Consulta, nel settembre scorso, aveva fatto uscire il procedimento dal pantano in cui era finito a causa dell'assenza degli imputati.

Ansa

La prima udienza

La prima udienza del processo è stata dedicata esclusivamente ad eccezioni preliminari da parte dei difensori dei quattro 007 egiziani. In particolare, gli avvocati hanno chiesto ai giudici di dichiarare la nullità del decreto che dispone il giudizio su una serie di questioni, tra cui la indeterminatezza del capo di imputazione e il difetto di giurisdizione. Dalle difese è stato chiesto, inoltre, di comunicare all'autorità egiziane che la sentenza della Consulta ha «fatto cambiare le cose, in modo da fare dichiarare al Cairo l'assenza di loro cittadini». Eccezioni su cui la procura di Roma ha replicato sostenendo che già altri giudici si sono espressi in passato respingendole e quindi chiedendone il rigetto. Il giudice si è quindi riservato di decidere nella prossima udienza fissata al 18 marzo.

Il legale dei genitori Alessandra Ballerini

Il legale dei genitori Alessandra Ballerini - Reuters

L’avvocato dei genitori: momento atteso da otto anni

«Erano 8 anni che aspettavamo questo momento. Finalmente speriamo che questo processo possa partire, sono state sollevate le questioni preliminari che erano già state rigettate in tutte le altre aule e quindi speriamo, dopo la decisione della Corte costituzionale che rafforza molto la nostra posizione, di poter avere un processo contro chi ha fatto tutto il male del mondo a Giulio. Ci vediamo il 18 marzo». Queste le parole dell'avvocato Alessandra Ballerini, legale di Claudio e Paola Regeni. «Non è avvenuto niente di diverso da ciò che ci aspettavamo», aggiunge poi la penalista rispondendo a una domanda dei cronisti sulle questioni preliminari sollevate poco prima dai difensori degli imputati e su cui il giudice si è riservato di decidere. Una di queste era la conoscenza delle generalità dei quattro 007 imputati. «Quel che conta non è la conoscenza delle generalità, ma la possibilità che il detenuto possa essere identificato in sicurezza per l'esecuzione della pena», ha detto in aula il pm Sergio Colaiocco.

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