venerdì 18 aprile 2025
La tre giorni romana del vicepresidente Usa parte dal bilaterale con la premier a Palazzo Chigi: due ore di incontro, allargato poi ai vicepremier. Serata a San Pietro. Domani vedrà Parolin
Gli Usa salvano le «Big tech». Vance a Roma: dialogo sui dazi

ANSA

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Alle 17, sorridente e con un’aria rilassata, il vicepresidente degli Usa JD Vance fa il suo ingresso nella Basilica di San Pietro. Ha in braccio la più piccola dei tre figli, gli altri due e la moglie Usha camminano al suo fianco. La partecipazione al rito pasquale della Passione di Cristo, presieduto dal cardinale Claudio Gugerotti, delegato del Papa, è il penultimo atto della prima delle sue tre giornate romane, iniziata alle 8 con l’atterraggio all’aeroporto di Ciampino. In serata, lasciata la Basilica, viene accompagnato dal ministro della Cultura Alessandro Giuli in visita a Castel Sant’Angelo e ai Musei vaticani. Le guardie del corpo dello US Secret service lo seguono passo passo. E nelle vie, il suo convoglio si muove lungo percorsi presidiati dalle forze dell'ordine, fra tiratori scelti, unità cinofile e la sorveglianza dall'alto di un elicottero della Polizia.

Roma «costruita da chi ama Dio»

La Città Eterna ci mette del suo per farlo innamorare, accogliendolo con sprazzi di sole primaverile fra le nuvole. Lui ricambia con apprezzamenti a scena aperta: «Mentre giravo con la mia famiglia per Roma ho visto che è stata costruita da persone che amano gli esseri umani e Dio - dice alla premier Giorgia Meloni sulla soglia d’ingresso di Palazzo Chigi -. Credo che ne trarremo inspirazione, sono grato a lei, ai romani e agli italiani». Dal canto suo, fresca di rientro dalla missione a Washington, la presidente del Consiglio azzarda una battuta: «Sono onorata di accogliere il vicepresidente degli Stati Uniti, che non vedo da un sacco di tempo...». E nelle brevi dichiarazioni alla stampa prima dell’incontro, parla in italiano, per poi sintetizzare personalmente in inglese a Vance, che fa un omaggio all’idioma di Dante: «Anche se la presidente Meloni mi avesse insultato, lo avrebbe fatto nella lingua più bella immaginabile».

Due ore di colloquio su dazi e dossier Ucraina

Al netto del garbo e delle galanterie, a poche ore dal viaggio in Usa della premier, la trasferta romana del numero due di The Donald non fa che consolidare quanto Trump e Meloni si erano appena detti. Fra il bilaterale con la presidente e la colazione di lavoro, allargata ai due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, Vance resta nella sede del governo per un paio d’ore. Una nota della Casa Bianca conferma i temi al centro del confronto: «I leader hanno discusso degli importanti legami culturali e religiosi tra Stati Uniti e Italia - si legge -, degli sforzi in corso» con l’Ue «per garantire un commercio equo e reciproco e di una risoluzione pacifica della guerra brutale tra Russia e Ucraina». Circa la possibilità di un imminente epilogo di pace per il conflitto, Vance si dice «ottimista», pur evitando «giudizi affrettati». Sa bene che, nelle stesse ore, a Parigi il segretario di Stato Usa Marco Rubio si sta mostrando cauto, ma continua a manifestare «positività».

Alleggerimenti fiscali per le Big Tech

Non trapela molto sulla trattativa per i dazi. Ma di certo, una delle contropartite che Washington vorrebbe portare a casa è l’alleggerimento fiscale per le Big Tech a stelle e strisce (da Alphabet ad Amazon, fino ad Apple, Meta e Microsoft): «Abbiamo concordato sulla necessità di un ambiente non discriminatorio in termini di tassazione dei servizi digitali», era scritto nella nota congiunta Usa-Italia dopo il vertice Trump-Meloni, «per favorire gli investimenti da parte di aziende tecnologiche all’avanguardia». Un tema sul quale, tuttavia, le opposizioni italiane vogliono vederci chiaro, auspicando che la premier riferisca in Parlamento.

Sabato l’incontro con Parolin

La visita di Vance proseguirà fino a domenica. La famiglia è ospite a Villa Taverna, residenza dell’ambasciatore americano “blindata” da agenti e posti di blocco. A parte le puntatine turistiche (forse al Colosseo e a Trastevere), sabato è previsto l’incontro col segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin. Domenica mattina Vance (convertitosi nel 2019 al cattolicesimo) potrebbe essere in piazza San Pietro per la messa di Pasqua e la benedizione Urbi et Orbi. C’è chi ipotizza anche un breve incontro con papa Francesco, ma conferme ufficiali, per ora, non ce ne sono.

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