lunedì 25 giugno 2018
Luciano Squillaci (Federazione comunità terapeutiche Fict): «C'è stata una sorta di resa di fronte alla questione delle dipendenze, come se fossero un male necessario alla modernità»
Giornata mondiale contro le droghe. Le sostanze vengono «normalizzate»

«Sui territori ci sentiamo soli -­ dice chiaro Luciano Squillaci, presidente della Fict, “Federazione italiana comunità terapeutiche" (l’intervista integrale è nel video qui sotto) -. La sensazione è che ci sia stata una sorta di resa generalizzata di fronte alla questione delle dipendenze, come se l’uso e l’abuso di sostanze, il gioco d’azzardo, le dipendenze comportamentali, la psicosi da internet fossero un male del quale non si può fare a meno, perché parte di una modernità. Che a noi francamente non piace».

La tenaglia è forte e fortemente convincente. Da una parte società e politica che insieme hanno reso le droghe una specie d’innocua abitudine, dall’altra una risposta alle dipendenze inchiodata a quaranta anni fa. Così le tante celebrazioni previste per domani nella “Giornata mondiale contro l’abuso e il traffico di droga” si svuotano un bel po’ di significati.

Risultati? Un italiano su dieci racconta d’aver provato almeno una volta nella vita una sostanza illegale e mezzo milione di persone sono dentro con tutti i piedi la dipendenza da una sostanza (o più), racconta l’ultima Relazione al Parlamento.

Un’occhiata veloce all’Europa? La cocaina è lo stimolante illecito più consumato, più o meno 2,3 milioni di giovani adulti (da 15 a 34 anni) l’ha usata nell’ultimo anno, annota l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze.

E se diminuiscono le nuove sostanze psicoattive individuate, aumentano i danni. Come quelli legati ai nuovi cannabinoidi sintetici e ai nuovi oppiacei sintetici, tra cui intossicazioni acute e decessi.

I cannabinoidi sintetici, spesso venduti come «miscele di erbe da fumare», sono state le nuove droghe più frequentemente sequestrate nel 2016. Crescono anche i nuovi oppiacei sintetici di elevata potenza, che imitano gli effetti degli oppiacei di origine naturale (ad esempio eroina e morfina).

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