sabato 25 gennaio 2025
Le donne avevano ottenuto in tal modo in Italia il codice fiscale di cittadine comunitarie. La Polizia ha eseguito 52 perquisizioni in 12 provincie. Altre 17 persone sono state denunciate
Un momento delle operazioni della Polizia a Udine

Un momento delle operazioni della Polizia a Udine - ANSA

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Per “possesso e fabbricazione di documenti di identità falsi” 19 donne georgiane sono state arrestate e 17 denunciate al termine di una vasta operazione contro l’immigrazione illegale, con 52 perquisizioni in 12 diverse province, eseguita dalla Polizia di Stato in seguito a una indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Udine.

Gli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate della provincia di Udine avevano infatti segnalato agli uffici giudiziari il rilevante numero di donne, di nazionalità georgiana, che si presentavano come cittadine comunitarie, con documenti di identità validi per l’espatrio di alcuni Stati della Unione Europea, in particolare Slovacchia, Polonia e Lituania, per ottenere il codice fiscale comunitario.

In tal modo erano poi libere di accedere al mondo del lavoro, tramite le agenzie delle badanti, e di godere dei benefici giuridici, fiscali e sanitari di cui godono i cittadini comunitari. Si spostavano poi in altre province dove trovavano più facilmente lavoro.

Al termine delle perquisizioni – eseguite nelle province di Udine, Gorizia, Bolzano, Belluno, Venezia, Torino, Varese, Pistoia, Firenze, Prato, Latina e Lecce – sono stati sequestrati 36 documenti falsi. In flagranza di reato sono state arrestate 19 donne (6 a Pordenone, 4 a Venezia, 3 a Bolzano, 2 a Pistoia, 1 a Varese, 1 a Belluno, 1 a Lecce e 1 a Latina) e 17 sono sono state deferite in stato di libertà all’autorità giudiziaria.

Gli inquirenti suppongono l’esistenza di una organizzazione ben strutturata che fabbrica all’estero i documenti e li consegna alle acquirenti dietro il pagamento di circa 600 euro. Le indagini proseguono per identificare chi ha procurato i documenti falsi. E anche per verificare se gruppi criminali di altri Paesi utilizzino le stesse modalità per aggirare la normativa italiana.

Al termine degli accertamenti degli uffici immigrazione, se venisse confermata l’insussistenza dei requisiti per il regolare soggiorno in Italia, le straniere denunciate saranno espulse.

A Udine, durante le operazioni è stato rintracciato e condotto in carcere un georgiano di 41 anni che deve scontare due anni di reclusione per una condanna per furto in abitazione, avvenuto nel 2018.

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