martedì 15 dicembre 2020
Diventano più stretti i tempi per l'approvazione del vaccino anti-Covid di Pfizer-BionTech da parte dell'Agenzia europea per i medicinali
Ema anticipa al 21 dicembre il parere sul vaccino Pfizer-BioNtech

Reuters

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Dopo il pressing di Germania e Italia sull'approvazione dei vaccini anti Covid prima di Natale arriva la conferma dall'Agenzia europea per il farmaco. L'Ema si riunirà in via straordinaria il 21 dicembre per esprimere il suo parere sul vaccino anti-Covid di Pfizer/BioNtech.

Bruxelles aveva frenato. Mentre Berlino e Roma avevano fatto pressione sull'agenzia europea per il farmaco di accelerare il processo di approvazione del vaccino di Pfizer-BioNTech, che vari Paesi tra cui Gran Bretagna e Stati Uniti stanno iniziando già a utilizzare.

Il quotidiano tedesco "Bild" citando fonti del governo tedesco e della Commissione aveva riferito che l'agenzia europea potrebbe autorizzare il vaccino Pfizer-BioNtech contro il Covid già il prossimo 23 dicembre, in anticipo di una settimana sulla data prevista, ovvero il 29 dicembre. La notizia riportata dal
tabloid tedesco confermava l'impazienza mostrata da Berlino nelle ultime ore: il ministro della Salute della Germania, Jens Spahn aveva dapprima lanciato un appello affinché l'Ema, anticipasse l'approvazione del vaccino Pfizer-BioNtech a prima delle feste in modo che le prime vaccinazioni possano cominciare prima della fine dell'anno. Per poi riferire - a distanza di ore - lo stesso ministro Spahn di avere già ricevuto rassicurazioni sul fatto che l'Agenzia europea per i medicinali autorizzerà il vaccino contro il coronavirus entro il 23 dicembre.

Il pressing era arrivato anche da Roma: "Il mio auspicio è che l'Ema, nel rispetto di tutte le procedure di sicurezza, possa approvare il vaccino Pfizer-BioNtech in anticipo rispetto a quanto previsto e che al più presto le vaccinazioni possano iniziare anche nei Paesi dell'Unione Europea", ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza.

La risposta di Bruxelles finora era stata gelida: "Non scenderemo a compromessi sulla sicurezza e non eserciteremo alcuna pressione politica sull'Ema a tale scopo", dice un portavoce della Commissione europea. "L'Ema è un'agenzia indipendente - sottolineato il portavoce dell'esecutivo Ue - e il processo di autorizzazione dei vaccini è solamente nelle loro mani" e dunque "anche le tempistiche dipendono da loro".

Nel frattempo è arrivata la decisione di Ema di anticipare la riunione al 21 dicembre: "il comitato per i medicinali per uso umano dell'EMA e i suoi esperti hanno lavorato intensamente nelle ultime settimane per valutare i dati presentati da BioNTech e Pfizer nel contesto della domanda di autorizzazione all'immissione in commercio condizionale" del vacciono anti-Covid, fa sapere l'Ema.

"La velocità di avanzamento dipende da una valutazione solida e completa della qualità, sicurezza ed efficacia ed è determinata dalla disponibilità di informazioni aggiuntive da parte dell'azienda per rispondere alle domande sollevate durante la valutazione. Dopo aver ricevuto ieri sera i dati aggiuntivi richiesti all'azienda e in attesa dell'esito della sua valutazione, è stato ora programmato un incontro eccezionale del comitato per il 21 dicembre per concludersi, se possibile. La riunione prevista per il 29 dicembre verrà mantenuta se necessario".
L'Ema "concluderà la sua valutazione il prima possibile e solo una volta che i dati sulla qualità, sicurezza ed efficacia del vaccino saranno sufficientemente solidi e completi per determinare se i benefici del vaccino superano i suoi rischi".











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