Gaza, un piano casa, i giudici: cosa ha detto Meloni al Meeting di Rimini
Standing ovation per la premier, che annuncia un pacchetto per la famiglia. Parole dure contro l'utero in affitto, la magistratura «politicizzata» e la droga, poi la visita a San Patrignano

Parole nuove e inequivocabili su Gaza e Israele. Impegni per la famiglia, a partire da un “piano casa” per le giovani coppie. E, sull’immigrazione, nuovi attacchi ai giudici. Applausi in piedi per Giorgia Meloni al suo esordio da premier al Meeting. In 5mila nell’auditorium, fra loro anche molti aderenti di FdI, sottolineano così l’affermazione del presidente del Meeting Bernhard Scholz, quando sottolinea che «anche chi non condivide le sue opinioni politiche deve darle atto che sta rappresentando il nostro Paese con grande coraggio e senso di responsabilità». La premier resta seduta visibilmente commossa, prima di prendere la parola e ringrazia a mani giunte per l’ovazione in corso.
Davanti alla Fiera era stata accolta da un gruppo di manifestanti “pro-Pal”. E su Gaza pronuncia subito parole importanti: «Non abbiamo esitato un solo minuto a sostenere il diritto di Israele alla sicurezza dopo il 7 ottobre, un orrore che resterà impresso nella coscienza dei terroristi», premette. «Ma non possiamo tacere oggi di fronte a una reazione che è andata oltre il principio di proporzionalità, mietendo vittime innocenti e colpendo anche le comunità cristiane». E ancora: «Chiediamo a tutte le nazioni di esercitare ogni possibile pressione su Hamas affinché rilasci gli ostaggi ancora detenuti. E chiediamo a Israele di fermare gli attacchi, interrompere l’espansione degli insediamenti dei coloni in Cisgiordania e consentire l’accesso agli aiuti umanitari», scandisce fra gli applausi. E rivendica: «L’Italia è la Nazione europea che si è spesa di più. C’è chi si limita a urlare slogan e chi, invece, salva bambini. Io sono orgogliosa di appartenere ai secondi». Infine: «Condanniamo l’ingiustificabile uccisione dei giornalisti, un inaccettabile attacco alla libertà di stampa e a tutti coloro che rischiano la vita per raccontare il dramma della guerra». Per la guerra in Ucraina, invece, ripete di vedere «spiragli» per un negoziato e rivendica che sul tavolo, come proposta verso la pace, c’è quella italiana di garanzie per Kiev sul modello dell’articolo 5 della Nato.
Ma sulla difesa difende la scelta di aumentare gli stanziamenti per gli armamenti: «Tornare protagonisti della storia e del proprio destino non è facile e non è gratis. Bisogna saper pagare il prezzo della propria libertà e della propria sicurezza, perché per decenni l’abbiamo appaltata agli Stati Uniti».
Rivolta alla platea dà atto a Cl di non aver «mai disprezzato la politica, non vi siete mai rinchiusi nelle sacrestie, vi siete sporcati le mani», dice. Come gradite sono le parole sulla scuola e la parità scolastica: «Non dobbiamo avere timore a trovare gli strumenti che assicurino alle famiglie di esercitare pienamente la libertà educativa», promette.
Poi passa a parlare di denatalità, inquadrato come un tema europeo che rischia anzi di far saltare del tutto il sistema di civiltà alla base dell’Unione. Ricorda che nel 2024 abbiamo garantito «benefici netti alle famiglie per 16 miliardi» e annuncia: «Una delle priorità con cui intendiamo lavorare con Matteo Salvini, che ringrazio, è un grande piano casa a prezzi calmierati per le giovani coppie, perché senza una casa è più difficile costruirsi una famiglia. Faremo tutto il necessario a ricostruire una società amica della famiglia e della natalità, nella quale la genitorialità sia protetta e sostenuta». Gli applausi si fanno scroscianti, al punto di coprire le sue parole, quando afferma che «non c’è niente di moderno nella pratica dell’utero in affitto».
Subito dopo, nell’unico passaggio in cui alza la voce, riserva però un doppio attacco alle toghe, sulle riforme (rilancia anche il premierato e l’autonomia differenziata) a partire dalla separazione delle carriere su cui «andremo avanti», assicura, malgrado la «invasione di campo di una minoranza di giudici politicizzati». E per loro ne ha pure in riferimento alle sentenze e azioni sulle politiche migratorie: «Voglio dire con chiarezza che ogni tentativo che verrà fatto di impedirci di governare il fenomeno dell’immigrazione illegale verrà rispedito al mittente: non c’è giudice, politico o burocrate che possa impedirci di fare rispettare la legge dello Stato italiano, di garantire la sicurezza dei cittadini, di combattere gli schiavisti del terzo millennio e di salvare vite umane». Immediata la replica dell’Anm, col presidente Cesare Parodi: i magistrati «non svolgono opposizione politica, ma applicano le leggi».
Sulle migrazioni cita il cardinale Sarah a proposito del "diritto a non dover emigrare" in relazione al piano Mattei. Fra le citazioni quella di Pier Giorgio Frassati, ricordato come un giovane di famiglia agiata, torinese, che ha speso la sua vita per chi era in stato di bisogno, offrendo loro un lavoro.
Sulle migrazioni cita il cardinale Sarah a proposito del "diritto a non dover emigrare" in relazione al piano Mattei. Fra le citazioni quella di Pier Giorgio Frassati, ricordato come un giovane di famiglia agiata, torinese, che ha speso la sua vita per chi era in stato di bisogno, offrendo loro un lavoro
Sulle migrazioni cita il cardinale Sarah a proposito del "diritto a non dover emigrare" in relazione al piano Mattei. Fra le citazioni quella di Pier Giorgio Frassati, ricordato come un giovane di famiglia agiata, torinese, che ha speso la sua vita per chi era in stato di bisogno, offrendo loro un lavoro
Sulla Ue che così, aveva detto all’apertura Mario Draghi, rischia di condannarsi all’irrilevanza, definisce giuste le parole del suo predecessore, ma rivendica di averle sostenute con molto anticipo, «tanto da venire criticata aspramente anche da chi oggi si spella le mani». E aggiunge, con un riferimento a quell’«underdog» con cui si presentò a ottobre 2022: «Dopo il passaggio dall’essere una impresentabile all’essere definita una draghiana di ferro, adesso mi divertirò a leggere i giornali per capire in quale delle due caselle verrò inserita stavolta».
Sulle migrazioni cita il cardinale Sarah a proposito del "diritto a non dover emigrare" in relazione al piano Mattei. Fra le citazioni quella di Pier Giorgio Frassati, ricordato come un giovane di famiglia agiata, torinese, che ha speso la sua vita per chi era in stato di bisogno, offrendo loro un lavoro
Sulla Ue che così, aveva detto all’apertura Mario Draghi, rischia di condannarsi all’irrilevanza, definisce giuste le parole del suo predecessore, ma rivendica di averle sostenute con molto anticipo, «tanto da venire criticata aspramente anche da chi oggi si spella le mani». E aggiunge, con un riferimento a quell’«underdog» con cui si presentò a ottobre 2022: «Dopo il passaggio dall’essere una impresentabile all’essere definita una draghiana di ferro, adesso mi divertirò a leggere i giornali per capire in quale delle due caselle verrò inserita stavolta».
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