È l'Overshoot day: abbiamo consumato tutte le risorse naturali dell'anno

La data è arrivata in anticipo di 8 giorni rispetto al 2024. «Il nostro modello economico, fondato sulla crescita illimitata dei consumi materiali è incompatibile con il Pianeta e le sue risorse»
July 23, 2025
È l'Overshoot day: abbiamo consumato tutte le risorse naturali dell'anno
Ansa | Finite tutte le risorse naturali prodotte in un anno dal Pianeta
«L'economia circolare è l'unica strada possibile per frenare questo consumo eccessivo che sta impoverendo il Pianeta». Francesco Ferrante, vicepresidente di Kyoto Club, accende i riflettori in occasione dell'Earth Overshoot Day, il giorno del Sovrasfruttamento della Terra che cade giovedì 24 luglio. È il giorno in cui l'umanità esaurisce il budget ecologico annuale del Pianeta. Da questa data, viviamo "a credito", consumando risorse naturali più velocemente di quanto la Terra sia in grado di rigenerare, aggravando il debito ecologico, accumulando scarti, rifiuti ed emissioni e compromettendo il futuro delle prossime generazioni.
Nel 2025, l'appuntamento arriva ancora una volta in anticipo rispetto all'anno precedente, quando era stato registrato il 1° agosto. Lo ricorda l'organizzazione Kyoto Club che indica l'economia circolare come la via obbligata da seguire e chiede di non fare passi indietro sul green deal. L'ulteriore anticipo dell'Overshoot Day, afferma Kyoto Club, è «un dato allarmante: per sostenere il nostro attuale stile di vita, servirebbero 1,8 pianeti Terra. Stiamo utilizzando le risorse naturali a un ritmo superiore dell'80% rispetto alla capacità rigenerativa degli ecosistemi. Un trend insostenibile che si aggrava nel tempo: nel 1970 l'Overshoot Day cadeva a fine dicembre, nel 2000 era già a settembre. Oggi, siamo arrivati a luglio, accumulando un debito ecologico di 22 anni».

Il Wwf: impariamo a vivere con i limiti di un solo Pianeta

Il WWF, come ogni anno, con la sua campagna Our Future, chiede a tutti di imparare a vivere nei limiti di un solo Pianeta, oggi più che mai. «Se riuscissimo a spostare l'Overshoot Day di 5 giorni all'anno, entro il 2050 torneremmo in equilibrio con le risorse del Pianeta», prosegue il Wwf, «si tratta di una media realistica che combina: tecnologia (efficienza energetica, rinnovabili), comportamenti individuali (dieta, trasporti, stile di vita) e politiche globali (accordi climatici, economia circolare). Un nodo cruciale è il nostro modello economico, fondato sulla crescita illimitata dei consumi materiali - di energia, risorse, materie prime - che è semplicemente incompatibile con un Pianeta dalle risorse finite. Non dobbiamo puntare all'aumento quantitativo, ma a un progresso qualitativo, fatto di conoscenza, relazioni umane, diritti e tutela della Natura da cui dipendiamo. È fondamentale sostituire il Pil come unico indicatore di sviluppo con indicatori più complessi, che considerino la salute degli ecosistemi, il benessere psicologico e la coesione sociale», conclude Eva Alessi, responsabile sostenibilità di Wwf Italia, «la sfida è enorme, e proprio per questo, ogni azione è fondamentale». Per riportare l'umanità in equilibrio con le risorse terrestri (ovvero far coincidere l'Overshoot Day con il 31 dicembre), «dobbiamo ridurre l'impronta ecologica globale di circa il 60% rispetto ai livelli attuali». Ad esempio, «se riducessimo del 50% le emissioni di CO2, sposteremmo la data di ben 3 mesi (93 giorni). Se diminuissimo del 50% il consumo globale di carne, guadagneremmo17 giorni. Se fermassimo la deforestazione, recupereremmo 8 giorni», valuta il Wwf.

La segretaria della Uil: la risposta deve anche essere sociale

«Da oggi, l'umanità ha esaurito tutte le risorse naturali che il Pianeta è in grado di rigenerare in un anno, accumulando un debito ambientale che pesa sul futuro di tutti e, in particolare, su quello delle giovani generazioni. La risposta non può e non deve essere esclusivamente ambientale, ma anche sociale, equa e fondata su un lavoro di qualità» ha commentato la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo, in occasione dell'Earth Overshoot Day.


Andrea Illy (Rsf): recuperare il debito nei confronti del nostro Pianeta

«L'Overshoot Day continuerà ad arretrare sempre di più finché non correggeremo il nostro modello di sviluppo. È
necessario, infatti, recuperare il debito che abbiamo nei confronti del Pianeta, investendo nel ripristino e nella conservazione del capitale naturale per favorire la produzione dei servizi ecosistemici. Al contempo, dobbiamo ridurre drasticamente la nostra impronta ecologica tramite l'economia circolare e la transizione alle cleantech, tecnologie efficienti e pulite a sostegno dell'attività di impresa» ha dichiarato Andrea Illy, co-presidente Regenerative Society Foundation.

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