Caso Almasri, ecco cosa viene contestato a Nordio, Piantedosi e Mantovano

Secondo il Tribunale dei ministri, i tre esponenti di governo avrebbero di fatto favorito la fuga del trafficante libico. Nel mirino i ritardi nelle risposte alla Cpi e l'uso del volo di Stato
August 5, 2025
Caso Almasri, ecco cosa viene contestato a Nordio, Piantedosi e Mantovano
Ansa | Matteo Piantedosi, ministro dell'Interno, Alfredo Mantovano, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Carlo Nordio, ministro della Giustizia
Omissione di atti di ufficio per il ministro della Giustizia Carlo Nordio, concorso in favoreggiamento per i ministri Matteo Piantedosi e Nordio e per il sottosegretario Alfredo Mantovano, concorso in peculato per Piantedosi e Mantovano. Sono questi i reati, con aggravanti, che il Tribunale dei ministri contesta agli indagati negli atti dell'inchiesta su Almasri, in cui chiede l'autorizzazione a procedere nei confronti dei due ministri e del sottosegretario Mantovano, depositati alla Camera.
Martedì sera il presidente della Giunta per le autorizzazioni di Montecitorio, Devis Dori, ha confermato di aver ricevuto la richiesta del Tribunale dei ministri, inviata per il tramite della Procura generale all'organismo parlamentare: ora c'è un mese di tempo per visionare gli atti e inviare il tutto all'Aula, che si esprimerà dopo 30 giorni. Il testo era stato anticipato lunedì sera da una nota della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che aveva annunciato l'archiviazione della propria posizione. Ora toccherà alla Camera vagliare la posizione dei tre esponenti di governo, alla luce delle contestazioni effettuate dal Tribunale dei ministri.
Ma di quali accuse si tratta? Nello specifico, il ministro Nordio è accusato dai giudici di omissione di atti di ufficio per aver, nella qualità di ministro della Giustizia, indebitamente rifiutato di dar corso alle richieste urgenti di cooperazione rivolte all'Italia dalla Corte Penale Internazionale sulla richiesta di arresto provvisorio e consegna a carico di Osama Almasri Njeem. Tra l'altro, secondo il Tribunale dei ministri, non rispondendo neppure alle plurime richieste inoltrategli da funzionari della Cpi, che sollecitavano consultazioni, per l'esecuzione della richiesta di perquisizione e sequestro a carico di Almasri di qualsiasi materiale utile alle indagini - tra cui dispositivi di memorizzazione elettronici o magnetici nonché smart card e telefoni cellulari, mobili o satellitari e di trasmissione il più rapidamente possibile - e all'esito di tali operazioni, delle prove acquisite. A tali richieste di cooperazione, per ragioni di giustizia, avrebbe dovuto dar corso senza ritardo. Con le aggravanti di aver commesso il fatto al fine di eseguire il reato di cui al capo che segue, abusando dei poteri e con violazione dei doveri inerenti alla pubblica funzione rivestita.
Inoltre Nordio, Piantedosi e Mantovano sono accusati di favoreggiamento: Nordio assumendo un contegno attendista - in merito alla decisione della Corte d'Appello - rimanendo inerte in attesa di tale decisione e convenendo inoltre, in accordo con gli altri vertici istituzionali, sull'opportunità di espellere l'Almasri, qualora fosse stato scarcerato. Quindi non attivandosi, neppure dopo aver avuto comunicazione del provvedimento di scarcerazione, per dare corso alle richieste di cooperazione della Cpi.
Piantedosi e Mantovano sono accusati dello stesso reato concordando l'emissione del decreto di espulsione ed il successivo trasferimento in Libia mediante volo Cai, eseguito subito dopo la scarcerazione, aiutando Almasri ad eludere le investigazioni della Corte Penale Internazionale e a sottrarsi alle ricerche della Corte stessa. Con l'aggravante di aver agito, abusando dei poteri e con violazione dei doveri inerenti alla pubblica funzione rivestita.
Infine Piantedosi e Mantovano sono accusati di peculato perché, in concorso tra loro, distraevano per un uso momentaneo l'aereo della Cai e si appropriavano del carburante necessario per l'esecuzione dei voli da Roma Torino, Torino - Tripoli e Tripoli - Roma, disposti non per reali esigenze di sicurezza ma al solo scopo di aiutare Almasri a sottrarsi al mandato della Cpi. Per Piantedosi e Mantovano ci sono le aggravanti di aver commesso il fatto per eseguire il reato favoreggiamento, abusando dei poteri e con violazione dei doveri inerenti alla pubblica funzione rivestita.

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