lunedì 27 luglio 2020
La pellicola, scritta e diretta da Giuseppe Aquino, è stata girata nel periodo di chiusura totale con una tecnica di ripresa a distanza che ha coinvolto oltre cento persone tra attori e maestranze
"Quarantenalive", il lockdown raccontato in tempo reale
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La quarantena vista da una prospettiva particolare. Quella di due sposi novelli che hanno la sfortuna di celebrare il loro matrimonio alla vigilia del lockdown e che si vedono costretti a rinunciare al viaggio di nozze a causa del decreto di chiusura totale emesso dal governo Conte l’8marzo scorso. E’ lo spunto iniziale di “Quarantenalive”, il film scritto e diretto da Giuseppe Aquino, prodotto da Caravan Films Rome e interamente girato durante la quarantena, con la regia e tutte le operazioni del cinema classico effettuate a distanza, secondo un metodo messo a punto dallo stesso regista per un suo precedente film dedicato a san Pietro Chanel. Il che, sottolinea con un certo orgoglio Aquino, costituisce una specie di “primato mondiale”. Il cineasta del resto non è nuovo a simili imprese. Un suo precedente lavoro, L’altra Infanzia” (portato a Cannes nel 2018) ha ispirato, nel dicembre 2019, il “bonus latte” di 400 euro per le mamme in povertà.

“Quarantenalive” si presenta come un film-verità sulla pandemia: tutte storie vere con una trama che incrocia la fiction. Una pellicola corale, che è un insieme di storie girate tra marzo e maggio, a partire proprio dal viaggio di nozze mai effettuato. Nel film si immagina infatti che la storia attragga l’interesse dei media e una giornalista diffonda la notizia “Amore in Tempo di Pandemia”. Le persone e le famiglie all’interno del film sono per lo più amici e parenti della coppia, che recitano le loro storie personali, in Italia e nel mondo. “Inevitabilmente – afferma Aquino -, la quarantena e il Covid-19 diventano protagonisti e coprotagonisti della pellicola. Durante il film, si comprende che, di fronte al dramma, non esistono ricchezza e povertà, né differenze sociali. Tutti sono colpiti. Nessuno è indenne: bisogna rimanere dentro casa e arrangiarsi. La sensazione immediata è che si è soli e impauriti. Chi va a fare la spesa si sente l’eroe del suo nucleo”.

In tal modo, mentre la voce continua dei media diffonde notizie sempre più tragiche, tutti - dall’avvocato al medico, dalla coppia di sposi all’infermiera, dalla studentessa all’operaio - affrontano un periodo altamente incerto. Ma, tra distanziamento sociale ed ore passate al telefono, in ospedale, in famiglia, in isolamento, ciò che traspare è la voglia di sostenersi a vicenda, di tenere salda la speranza, la fede e l’amore. E sapientemente Aquino, inserisce spesso come sottofondo delle scene la voce di papa Francesco, che dalla Tivù, prega, incoraggia e sostiene.

www.caravanfilmsrome.it

“Quarantenalive” costituisce un ottimo spunto per riflettere su quanto è successo nei mesi scorsi. Perché in sostanza porta sullo schermo la nostra vita. Ma per il regista il motivo di soddisfazione è anche quello di aver dato la possibilità di lavorare a un centinaio di persone tra cast artistico e tecnico, mentre in Italia, tra marzo e maggio 2020, lavoravano solo le imprese di prima necessità. “Desideravo fortemente catturare la verità di questo momento unico e storico e farlo nel momento in cui stesse accadendo – conclude Aquino -, sì da lasciare un documento antropologico per il futuro. Tutti abbiamo visto immagini, attraverso i media, di città deserte senza più la presenza, il palpito, il fremito dell’uomo; desideravo impegnarmi tramite il film a riporre nuovamente al centro della vita la persona”.

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