Scontro bus studenti e auto, un morto e 12 feriti

di Francesco Dal Mas, Treviso
Lo schianto nel Trevigiano, mercoledì mattina: a perdere la vita l'automobilista, un uomo di 85 anni deceduto subito dopo l'impatto
October 29, 2025
Scontro bus studenti e auto, un morto e 12 feriti
Una combo con la foto dell'anziano che guidava il Suv, Germano De Luca, e il luogo dell'incidente con il bus. ANSA/ VIGILI DEL FUOCO ANSA (NPK) +++FOTO DIFFUSA DALL'UFFICIO STAMPA - USARE SOLO PER ILLUSTRARE OGGI LA NOTIZIA INDICATA NEL TITOLO - NON ARCHIVIARE - NON VENDERE - NON USARE PER FINI NON GIORNALISTICI - NPK+++
Ha perso la vita, a bordo di un’auto che non doveva guidare, perché la patente gli era stata sospesa. Germano De Luca, 85 anni, di Fregona, si è scontrato questa mattina sulle strade di Oderzo, in provincia di Treviso, con un pullman di Atvo, che trasportava una cinquantina di studenti. 12 i feriti, il conducente del pullman e 11 ragazzi. Erano le 7.30, lungo la strada di Piavon di Oderzo, e la corriera era diretta all’istituto “Sansovino”. L’impatto del Suv Hyundai di De Luca è stato così violento che il conducente è morto sul colpo e che il mezzo pubblico è uscito di strada, adagiandosi su di un fianco nel fossato. «Se il fossato fosse stato più profondo staremmo parlando di una strage» sospira di sollievo Francesco Cicirello, dirigente tecnico dei vigili del fuoco del comando provinciale di Treviso, intervenuto con i primi soccorsi: Suem, Carabinieri, Polizia Locale. I contusi sono stati portati al Pronto soccorso di Treviso con sei ambulanze giunte sul posto.
L’autista Atvo, 48 anni, 18 di servizio, ha tentato di evitare l’impatto, che però è stato inevitabile. Il bus è finito nel fossato di destra, il Suv in quello di sinistra. Il conducente del pullman si è subito accertato delle condizioni degli studenti, ha aperto la botola del “tetto” del mezzo e ha consentito ai ragazzi di uscire. «Ho sentito lo schianto, ho sentito la corriera che andava dentro al fossato e poi ci siamo tutti ribaltati» ha raccontato una studentessa che si trovava tra la cinquantina di ragazzi a bordo del bus. «C’era qualcuno che urlava di aprire la finestra - ha proseguito - di spaccare la finestra per uscire. La corriera è finita dentro il fossato e io sono andata a sbattere contro una delle sedie, non tutti erano seduti, perché la corriera era molto piena». Un’altra ragazza ha detto di essere uscita dal tettuccio del mezzo «uno a uno. Io sono uscita tra gli ultimi avendo avuto un problema con la caviglia». I primi accertamenti non escludono un malore improvviso (forse un infarto).
Vi sarebbe, infatti, una perdita di lucidità alla guida del De Luca e alla base dello sbandamento della sua auto: sarebbe stata vista da alcuni testimoni procedere in modo incerto sulla strada a poca distanza dal punto della collisione. La Procura di Treviso ha aperto un fascicolo e sarà svolta l’autopsia sul corpo dell’85enne. De Luca si era visto ritirare la patente alla scadenza di agosto, quando la commissione medica aveva accertato la “mancanza dei requisiti”. Ma l’uomo, dal carattere forte, non aveva accettato quello che a suo avviso era apparso come un affronto. Lo aveva confidato agli amici. Giacomo De Luca, il sindaco del suo paese, lo seguiva come amministratore di sostegno. «Mi chiedeva “come farò adesso per andare a trovare i miei amici, io sto bene”» spiega De Luca. «Ieri mi ero fatto consegnare le chiavi della sua auto ma lui mi ha detto di averle perse ma purtroppo ne teneva una copia». Non si sa dove l’uomo si stesse recando – viveva da solo -, in auto sono stati trovati dei vestiti, probabilmente stava raggiungendo un conoscente. Un malore, forse un infarto, lo ha tradito. Germano, fin dalla giovane età aveva lavorato come capocantiere per varie aziende, girando il mondo, e aveva partecipato alla ricostruzione del Friuli terremotato. Con il crac di Veneto Banca aveva perso una parte consistente delle sue risorse. «Esprimo la mia più sentita vicinanza agli studenti coinvolti nel tragico incidente avvenuto a Oderzo. Questo drammatico episodio richiama ancora una volta l’attenzione sulla necessità di garantire condizioni di sicurezza sempre più elevate nei trasporti - ha dichiarato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara -. La tutela e l’incolumità degli studenti sia durante il tragitto casa-scuola sia nel corso delle uscite didattiche e delle gite, rappresentano una priorità assoluta per il ministero dell’Istruzione e del Merito. In tal senso siamo impegnati a rivedere anche i requisiti di qualità dei veicoli impegnati nelle uscite didattiche e nelle gite così da garantire standard sempre più alti».

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