Redditi, difficile regìa dell'Inps
Sette milioni di pensionati Inps, e rispettivi coniugi, sfuggiranno alla dichiarazione del complicato modello Red grazie alla legge 102 dello scorso agosto. Si tratta di coloro che ricevono l'assegno mensile a rischio di variazioni qualora gli interessati possiedano redditi di case e terreni in Italia, interessi sul conto alla banca o alla posta, redditi all'estero ed altri cespiti di varia natura, il cui ammontare, oltre certi limiti, può incidere sull'importo della pensione in pagamento.
La legge 102 ha stabilito che dal 1° gennaio 2010 i pensionati titolari di altri redditi oltre la stessa pensione, saranno di fatto esentati dal dichiararli all'ente di previdenza. La legge impone infatti al Fisco e a tutte le altre pubbliche amministrazioni, che possiedono
informazioni utili per determinare l'importo delle pensioni, di comunicarle direttamente all'Inps (e all'Inpdap e ad altri enti previdenziali) rispettando le norme sulla riservatezza dei dati personali.
Scompaiono quindi i sette milioni di modelli cartacei che hanno reso la vita dei pensionati Inps continuamente bersagliata dalle richieste della previdenza. Si cancellano anche i 32 milioni di euro che ogni volta l'Inps ha sborsato per compensare, a pié di lista, le attività di assistenza e di consulenza offerte dai Caf ai pensionati meno esperti.
La nuova organizzazione per la verifica dei redditi dei pensionati va tuttavia raccordata con le disposizioni della legge 207/2008, precedente di pochi mesi, con la quale è stato disposto un preciso calendario sul tema. La legge ha stabilito che il reddito del pensionato deve riferirsi all'anno che precede il 1° luglio di ciascun anno. Inoltre, la dichiarazione dell'interessato ha valore ai fini del pagamento della pensione fino al 30 giugno dell'anno successivo. E se manca, il pagamento è sospeso già a partire dal rateo di ottobre. Entro la prima metà dell'anno va quindi completata l'acquisizione dei dati reddituali.
L'acquisizione entro il 30 giugno e la trasmissione all'Inps solo da parte di pubbliche amministrazioni configurano un sistema che si scontra con la realtà degli uffici finanziari. L'Agenzia delle Entrate conosce infatti i redditi dell'anno precedente (tramite 730, Unico, 770) soltanto nella seconda metà dell'anno successivo. Il ritardo può essere ancora maggiore se la raccolta dei dati interessa redditi da lavoro o da pensione prodotti all'estero. Lo sfasamento del sistema fa accrescere per l'Inps il rischio di pagare pensioni indebite, mentre il pensionato viene involontariamente a trovarsi in possesso di quote di pensione da restituire all'Istituto.
Al contrario, circa il 6% delle verifiche dà origine ad un credito a favore del pensionato, con un incremento medio della rata di 37 euro.
30 ottobre. A chiusura dell'ultima operazione Red in corso quest'anno, l'Inps ha stabilito un'ultima proroga, al prossimo 30 ottobre, per la consegna dei modelli non ancora pervenuti all'Istituto.
La legge 102 ha stabilito che dal 1° gennaio 2010 i pensionati titolari di altri redditi oltre la stessa pensione, saranno di fatto esentati dal dichiararli all'ente di previdenza. La legge impone infatti al Fisco e a tutte le altre pubbliche amministrazioni, che possiedono
informazioni utili per determinare l'importo delle pensioni, di comunicarle direttamente all'Inps (e all'Inpdap e ad altri enti previdenziali) rispettando le norme sulla riservatezza dei dati personali.
Scompaiono quindi i sette milioni di modelli cartacei che hanno reso la vita dei pensionati Inps continuamente bersagliata dalle richieste della previdenza. Si cancellano anche i 32 milioni di euro che ogni volta l'Inps ha sborsato per compensare, a pié di lista, le attività di assistenza e di consulenza offerte dai Caf ai pensionati meno esperti.
La nuova organizzazione per la verifica dei redditi dei pensionati va tuttavia raccordata con le disposizioni della legge 207/2008, precedente di pochi mesi, con la quale è stato disposto un preciso calendario sul tema. La legge ha stabilito che il reddito del pensionato deve riferirsi all'anno che precede il 1° luglio di ciascun anno. Inoltre, la dichiarazione dell'interessato ha valore ai fini del pagamento della pensione fino al 30 giugno dell'anno successivo. E se manca, il pagamento è sospeso già a partire dal rateo di ottobre. Entro la prima metà dell'anno va quindi completata l'acquisizione dei dati reddituali.
L'acquisizione entro il 30 giugno e la trasmissione all'Inps solo da parte di pubbliche amministrazioni configurano un sistema che si scontra con la realtà degli uffici finanziari. L'Agenzia delle Entrate conosce infatti i redditi dell'anno precedente (tramite 730, Unico, 770) soltanto nella seconda metà dell'anno successivo. Il ritardo può essere ancora maggiore se la raccolta dei dati interessa redditi da lavoro o da pensione prodotti all'estero. Lo sfasamento del sistema fa accrescere per l'Inps il rischio di pagare pensioni indebite, mentre il pensionato viene involontariamente a trovarsi in possesso di quote di pensione da restituire all'Istituto.
Al contrario, circa il 6% delle verifiche dà origine ad un credito a favore del pensionato, con un incremento medio della rata di 37 euro.
30 ottobre. A chiusura dell'ultima operazione Red in corso quest'anno, l'Inps ha stabilito un'ultima proroga, al prossimo 30 ottobre, per la consegna dei modelli non ancora pervenuti all'Istituto.
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