giovedì 20 dicembre 2007
In ogni uomo, in ogni ora del giorno vi sono come due pulsioni simultanee e opposte, una verso Dio e l'altra verso Satana.
Aveva scritto che «la più grande astuzia del diavolo è farci credere che non esiste». Su questa scia il famoso poeta ottocentesco francese Charles Baudelaire ci ha anche proposto la considerazione sopra citata, tratta da Il mio cuore messo a nudo. Siamo di fronte a un ritratto che avrà spesso un esito negativo nella biografia e nei versi del poeta parigino: egli, infatti, si lascerà andare alla deriva nelle droghe, nell'alcol, nelle spese folli, in amori stravaganti fino a chiudere la sua vita a 46 anni nel 1867. In
quel ritratto possiamo, però, un po' tutti rispecchiarci perché esso centra una realtà umana comune e costante: la Bibbia parla delle due vie che stanno di fronte alla nostra libertà, le vie del bene e del male, del vero e del falso, del giusto e dell'ingiusto.
Non basta saper distinguere la ben diversa qualità delle due scelte perché in noi agisce anche l'oscura forza della tentazione satanica che può sconvolgere lo stesso ordine razionale dei valori. Anche s. Paolo confessava: «Nel mio intimo acconsento alla legge di Dio, ma nelle mie membra vedo un'altra legge, che muove guerra alla legge della mia mente e mi rende schiavo della legge del peccato che è nelle mie membra» (Romani 7, 22-23). Eppure è lo stesso Apostolo a ricordarci che esiste anche un'altra forza in noi che non è solo quella della nostra libertà e della ragione: è la grazia divina che in quel crocevia decisivo non ci lascia soli ma ci sostiene perché la nostra scelta sia luminosa. Autonomi e responsabili nelle nostre opzioni morali, non siamo però soli. E se c'è Satana che si insedia accanto a noi, c'è anche la mano di Dio salvatrice che non si ritrae.
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