martedì 27 dicembre 2022
La carriera di Noga inizia con un paradosso: le chiedono di fare da comparsa in un documentario, genere dal quale la finzione dovrebbe essere bandita. Ma al cinema e in teatro, così come nella vita, quel che appare falso è spesso un espediente per conseguire la verità. Davanti alla telecamera, dunque, Noga sostituisce un’altra donna, che però è presente alle riprese, complice di un gioco di specchi nel quale tutto è rimesso in discussione: l’amore, la memoria, la possibilità di perdonare. Pubblicato nel 2014, La comparsa appartiene all’ultima stagione dell’opera di Abraham B. Yehoshua, il grande scrittore israeliano morto nel giugno scorso all’età di 85 anni. È un romanzo di sentimenti familiari e di rapporti fra le generazioni, attraversato dall’ombra di una solitudine che si illude di bastare a sé stessa. Persuasa della propria indipendenza è infatti Noga, che a malincuore accetta di tornare qualche mese a Gerusalemme per occuparsi dell’appartamento della madre, ricoverata nel frattempo in una casa di riposo di Tel Aviv. Per noia molto più che per convenienza economica, Noga inizia a passare da una particina all’altra, fino a quando l’andirivieni tra finzione e realtà non le diventa insopportabile. Troppo tardi, perché nella sua falsa sicurezza si è ormai insinuata la verità di una crepa. © riproduzione riservata
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