Marie Curie, una vita (illustrata) spesa per lo studio e per gli altri
martedì 26 novembre 2019

Era convinta che non ci fosse altra ricchezza che il sapere, lo studio e la cultura Mània Sklodowska, una delle più grandi scienziate di tutti i tempi. A questo principio è improntata tutta la sua vita. Lo studio del padre, professore di fisica e matematica, affollato di minerali colorati, barometri e altri strumenti da laboratorio la incanta fin da bambina; a scuola si diploma a pieni voti ma per le donne che vogliono laurearsi la Polonia dell’ultimo ventennio dell’Ottocento, sotto dominio russo, non ci sono possibilità. Mània frequenta corsi clandestini, a sua volta insegna alle donne, ai contadini, agli operai e quando la famiglia si trova in gravi difficoltà economiche, lei, che sogna di andare a studiare alla Sorbona a Parigi, s’impegna nei lavori più svariati. È il novembre 1891 quando approda nella capitale francese dove all’università si registra come Marie; si laurea prima in fisica e l’anno dopo in matematica. Fatale l’incontro e il matrimonio con Pierre Curie, all’epoca già grande scienziato, che ha la sua stessa passione per la ricerca e gli stessi ideali sul valore sociale del sapere.

I due sono destinati a grandi scoperte, anche se trainanti sono le intuizioni, il lavoro senza tregua, la determinazione e il coraggio di Marie. Figura che nella storiografia è rimasta un po’ in ombra rispetto a quella del marito, benché il suo contributo per la scoperta del polonio e del radio sia stato assolutamente fondamentale, Marie Curie ci offre l’esempio di una vita spesa infaticabilmente nello studio e nella dedizione verso il prossimo. Fanno fede i due premi Nobel, il rifiuto di brevettare i risultati sorprendenti delle ricerche, la nomina di docente alla Sorbona, prima donna in Francia, l’impegno deciso per formare giovani radiologi e fornire autoambulanze, macchinari e assistenza ai soldati del primo conflitto mondiale. C’è il ritratto della scienziata geniale ma c’è soprattutto il profilo umano di Maria Curie, donna caparbia e tenace, semplice anche nei momenti di gloria in questa biografia illustrata pubblicata da Orecchio acerbo (16,50 euro), Marie Curie. Nel Paese della scienza, firmata da Irène Cohen-Janca, autrice e bibliotecaria francese a cui le tavole della talentuosa Claudia Palmarucci aggiungono originalità e raffinatezza. Una lettura per tutti, da 12 a 99 anni.

Nei libri succedono cose incredibili, perché nel mondo della fantasia tutto è possibile. Persino che a notte fonda dal libro delle favole della buonanotte del piccolo Robin escano sei draghetti scatenati, con tanta voglia di divertirsi con lui. Un libro dentro un libro e una storia che si avvita dentro un’altra storia in questo albo, Storia per una notte incredibile! (Babalibri; 15 euro) con il testo di Sally Grindley e le illustrazioni di Peter Utton, entrambi inglesi.

Robin, in pigiama ed emozionato all’idea di essere alla vigilia del proprio compleanno, chiede al papà di leggergli quel libro, “Buonanotte piccoli draghi” in cui protagonisti sono sei draghetti anche loro in ascolto di una storia della buonanotte che racconta proprio della sua speciale festa di compleanno. A luce spenta i cucciolotti escono dal libro pronti a una notte di giochi, capriole, battaglie con i cuscini e gran divertimento. Sul più bello però si sentono delle voci. Papà? Mamma? Che succederà? Un gran fracasso e un finale sorprendente che tiene sulla corda e alla fine diverte. Dai 4 anni

Una bambina senza nome, senza genitori e senza amici. Troppo gelida perché qualcuno possa interessarsi a lei. La bambina di ghiaccio dalla vita ingrata, condannata alla lontananza dal sole e alla solitudine, è la protagonista di una delle tredici fiabe di questa raccolta e che alla raccolta presta il nome, La bambina di ghiaccio e altre fiabe (Camelozampa; 12,90 euro) firmate da Mila Pavićević e illustrate da Daniela Iride Murgia. Giovanissima scrittrice croata che con questo libro ha vinto il Premio dell’Unione europea per la Letteratura, Mila Pavićević rilegge e rivede i canoni classici delle fiabe come le abbiamo conosciute attraverso la scrittura dei Grimm, in una chiave moderna, quasi contemporanea, nel profilo dei protagonisti, nelle svolte delle storie come nello stile del linguaggio.

In un tempo lontano, molto lontano si incontrano nani scorbutici, clown, sorelle gemelle e streghe malefiche, Re, regine matrigne, giovani infelici e pettini magici, cannibali e persino la vecchia Biancaneve; si viaggia dal Paese dello zucchero filato alla Repubblica dei Sogni, dal Paese delle Carte al Paese delle Ossa Secche dove tutto è possibile e impossibile, vero e surreale, triste, curioso e divertente contemporaneamente. Le illustrazioni di Daniela Iride Murgia, fantastica rilettura di illustrazioni ottocentesche, sono un valore aggiunto di surreale raffinatezza. Dai 12 anni

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