giovedì 29 ottobre 2015
Con 7 note si scrivono infinite melodie, con 7 colori si realizzano infinite pitture, con 7 colonne la sapienza edifica la sua casa e con 7 sacramenti Dio salva il mondo mediante la sua Chiesa. Il numero 7 descrive quella perfezione umana che conduce allo shalom, attributo della Gerusalemme celeste. Qui il 7, unito al numero 5, rimando alla torah, offre la totalità del 12, che sta alla base dell’architettura della Civitas Dei. Il 7 più 1, attributo divino per eccellenza, dà 8, numero dell’eternità e della risurrezione, inaugurata da Cristo nell’ottavo giorno, appunto. Tuttavia il 7 meno 1, cioè la perfezione umana senza Dio, dà il numero 6, imperfezione assoluta, tale da diventare la cifra della Bestia che scimmiotta, nell’apocalisse, la Trinità: 666. Anche il male tende a impossessarsi della perfezione umana: se ci sono sette virtù ci sono però sette vizi capitali e nell’apocalisse si narra di un drago a sette teste che proferisce parole altisonanti cui tutti danno credito. La bibbia di Ottheinrich, codice miniato iniziato nel 1425 e custodito in Baviera, nel foglio 298 racconta l’attualissima scena del capitolo 16.
Sette angeli versano le coppe dell’ira divina sulla terra, mentre il dragone dalle sette teste continua la sua logorroica predicazione. Dalle bocche del drago, come dalla bocca dei falsi profeti che assecondano i voleri della bestia, escono rane o rospi.Il rospo conosce molteplici significati, dai più positivi come: ricchezza, fertilità, sessualità; ai più negativi come: esoterismo, impurità, lussuria, morte. In particolare le ghiandole del rospo secernono un veleno allucinogeno, chiamato bufotenina, (o latte di rospo). Le parole menzognere dei profeti del drago sono persuasive e provocano, in chi le ascolta a cuore aperto, l’adesione a immagini, pensieri e teorie del tutto avulse dalla realtà.
 
 
 
Nella cattedrale di Strasburgo, che Victor Hugo definì prodigio di grandezza e leggiadria, vi sono vergini stolte che, contrariamente a quelle sagge le quali seguono Cristo, danno credito a un bellissimo giovane, regale e infingardo. Una di queste si sta addirittura spogliando per lui, senza avvedersi che, dietro il mantello, il giovane luciferino esibisce una processione di rospi e animali striscianti. E mentre Cristo chiede d’essere seguito per se stesso, Satana attira le donne stolte con la promessa di un pomo, fonte di sicuro piacere.Nel foglio di Ottheinrich il pulpito del drago è sontuoso e rispettabile, ma riduce i suoi sudditi alla miseria e alla malattia. Gli angeli versano serenamente le loro coppe
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
perché intravvedono in esse un rimedio. Talora il fuoco della prova, gli sconvolgimenti epocali e le sofferenze portano a una maggiore lucidità di giudizio. E tutto ciò che appartiene a visioni ideologiche ed è contrario alla verità di Cristo, come l’allucinogeno del rospo, perderà alla fine i suoi effetti, lasciando spazio al trionfo del Vero e del Bene.
ImmaginiMathias Gerund,  1530, Le sette coppe dell’ira divina miniatura,  Folio 298r_Rev16, Bibbia di Ottheinrich, Biblioteca di Stato della BavieraCattedrale di  Notre Dame, Portale destro, la parabola delle Vergini sagge e delle vergini stolte, XV sec. Strasburgo Francia
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