giovedì 16 febbraio 2012
Gioisca il mio cuore nella tua salvezza e canti al Signore, che mi ha beneficato (Sal 13,6).Cuore è dire amore, passione vissuta, affetti, sentimenti, offerta di sé. La carne non completa il significato, rende appena il suo profumo. Amore è vita donata, compassione aperta all'incontro, giustizia praticata, libertà cercata. «Mi hai strappato il cuore» è scoprire il tradimento; «Mi hai rubato il cuore» è abbandono totale; «Mi hai trapassato il cuore» è dolore gridato; «Mi hai riempito il cuore» è gratitudine professata. Ma le parole non sempre arrivano al significato, l'amore è dire senza spiegare, sentire senza poter raccontare, provare ma difficile da disegnare. Ma Dio è Amore, e basta la Parola per avvertire sulla pelle lo sconfinato confine tra un Dio lontano e la sua tenerezza che abbraccia la mia fragile vita. Basta il sussurro del Maestro di Galilea che rammenta agli smarriti di cuore: «Se anche tua madre si dimenticasse di te, il tuo Dio mai». Dio è amore, straordinaria provocazione alla mente della storia per raccontare al vissuto la bella notizia: finalmente la gioia è possibile oltre ogni avversità, la speranza di vittoria è data ai cantori della bellezza, ogni avventura è aperta in Dio alla futura vittoria. Canti il mio cuore, allora, l'amore del mio Dio: resta debole la parola per dire, ma straordinario poterlo dire.
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