L'Amazzonia a Milano. A Salgado il Sigillo della città
sabato 4 marzo 2023

«L’Amazzonia va protetta. Rappresenta la preistoria di oggi e dell’umanità. Ci sono 102 comunità che non hanno mai avuto contatti con il mondo esterno. Affinché la vita e la natura possano sottrarsi a ulteriori episodi di distruzione e depredazione, spetta a ogni singolo essere umano del pianeta prendere parte alla sua tutela». Da Milano alla “fine” o se vogliamo, all’“inizio” del mondo, un appello per l’Amazzonia e la salvaguardia di tutto il pianeta. Sebastião Salgado torna a Milano. Torna per presentare il suo ultimo, grande lavoro, Amazônia, che sarà esposto alla Fabbrica del Vapore dal 12 maggio al 19 novembre. Una mostra che il celebre fotografo sta componendo per adattarla agli splendidi spazi cittadini insieme alla moglie e curatrice Lélia Wanick Salgado. Un dono alla città e un faro su un’emergenza che riguarda tutti. Un ritorno che il Comune di Milano onora con un riconoscimento personale e simbolico: la consegna a Salgado del Sigillo della città. Una cerimonia avvenuta ieri mattina, nella cornice di Sala Alessi a Palazzo Marino. A consegnare l’onorificenza conferita dal sindaco Giuseppe Sala (ieri assente perché influenzato) è stato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, che ha anche letto la motivazione: «Sebastião Salgado, uno dei più grandi fotografi contemporanei, ha saputo portare all’attenzione del mondo intero con il linguaggio diretto ed evocativo delle immagini temi cruciali della contemporaneità, da quelli sociali a quelli della sostenibilità ambientale e dell’equilibrio tra uomo e natura». La sua arte, l’impegno sociale e ambientale, ma anche lo stretto legame con la città. «Salgado ha da tempo stretto un rapporto speciale con Milano: in questa città la sua opera ha sempre suscitato interesse ed emozioni e in questa città Salgado ha sempre trovato donne e uomini pronti a condividere e apprezzare il suo impegno per un mondo più giusto, più verde, più a misura d’uomo. Con questo riconoscimento - si legge nel testo della motivazione - Milano vuole suggellare questo legame e rendere ancora più solida l’amicizia che lega la nostra comunità cittadina a un grande interprete del nostro tempo». Nel ritirare il Sigillo, Salgado ha ripercorso i suoi viaggi in città: «Ho nella memoria tanti momenti importanti che hanno in comune il mio lavoro e la bellissima Milano, dove ho esposto tutte le mie più importanti mostre - compresa Bambini in Cammino nel 2001 ai Martinitt - e ho anche partecipato con entusiasmo all’Expo 2015. Sono felicissimo e grato a Milano e ai milanesi di essere di nuovo qui e ringrazio profondamente il Sindaco Giuseppe Sala per questo riconoscimento speciale». 

Anavilhanas, isole boscose del Río Negro. Stato di Amazonas, Brasile, 2009

Anavilhanas, isole boscose del Río Negro. Stato di Amazonas, Brasile, 2009 - © Sebastião Salgado / Contrasto

Un’onorificenza conferita in occasione proprio della mostra Amazônia, promossa e prodotta da Comune di Milano|Cultura, da Fabbrica del Vapore e Contrasto in collaborazione con Civita e General Service Security con Zurich come global partner del tour internazionale. Con oltre 200 fotografie esposte, Amazônia «vuole ricreare l’ambiente della foresta amazzonica, che ho vissuto, documentato e fotografato per sette anni, dando la possibilità al visitatore di immedesimarsi e immergersi sia nella sua vegetazione rigogliosa sia nella quotidianità delle popolazioni native - dice Salgado -. Foto che sono una testimonianza di ciò che resta di questo patrimonio immenso, che rischia di scomparire». Una natura straordinaria, cieli immensi e tribù da custodire. Da qui l’invito a tutti, milanesi e non, a venire a vedere la mostra. Perché tutti «possano prendere coscienza di quello che rappresenta l’Amazzonia». Un progetto che - evidenzia Roberto Koch di Contrasto - «ci mostra come nella storia non esistano sogni solitari». Da Milano un messaggio per l’umanità.

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