I «Meridiani» hanno quarant'anni e mummificano la contemporaneità
sabato 26 settembre 2009
Commemoriamo i quarant'anni dei Meridiani Mondadori. Questa collana nasceva nel 1969 con un volume dedicato a Giuseppe Ungaretti, il poeta che più di ogni altro e più radicalmente ha rinnovato nel Novecento la poesia italiana. Quel primo Meridiano esce ora in una nuova edizione a cura di Carlo Ossola. Questo ritorno di Ungaretti ci ricorda che anche la più audace modernità la consideriamo da tempo classica e che ormai leggiamo e collezioniamo come «classici del nostro tempo» anche molti autori parecchio più giovani di Ungaretti. Nei Meridiani troviamo con introduzioni, note, biografie e bibliografie le opere di Elsa Morante e Vittorio Sereni, Mario Soldati e Giovanni Giudici, Giacomo Debenedetti e Fortini, Calvino e Bassani, Pasolini e Zanzotto. Non mancano La Capria, Raboni, Citati"
Una collana come i Meridiani non ci dà soltanto Petrarca, Cervantes, Tolstoj e innumerevoli altri giganti del passato. Il Novecento italiano e straniero occupa ormai uno spazio maggiore che tutti i secoli precedenti. Giudicare e selezionare il presente e il passato prossimo è difficile: quindi è più facile includere che escludere. Ma i Meridiani non hanno avuto soltanto la solenne funzione di «consacrare» autori canonici, hanno sempre di più svolto un compito pratico, quello di rendere disponibili in edizioni criticamente accurate molte opere altrimenti introvabili. Questo è certamente un bene, che però nasconde un male: la crescente «accademizzazione» della letteratura contemporanea. Oggi di uno scrittore è più facile trovare in libreria le opere complete (chi le comprerà? chi ne avrà bisogno?) che i suoi libri singoli. Per leggere un romanzo di Brancati o di Graham Greene si è spesso costretti a comprare tutti i loro romanzi nei Meridiani. In libreria troverò facilmente le opere complete di Montale, ma non libri singoli come Ossi di seppia o Satura. I Meridiani sono diventati insostituibili. Ma trattano ogni lettore come se fosse uno studioso o uno studente universitario.
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