venerdì 5 luglio 2002
 Esiste un solo bene, la conoscenza, e un solo male, l"ignoranza.La conoscenza conduce all"unità, come l"ignoranza conduce alla diversità.Due aforismi, oggi, per un unico tema, la conoscenza. Partiamo dalla prima frase: è la voce di Socrate così come ce la tramanda lo scrittore greco del III sec. a.C. Diogene Laerzio nelle sue Vite dei filosofi. Bisogna, però, intenderci: il "conoscere" a cui rimanda Socrate non è un semplice sapere ma è la sapienza, il riflettere, il giudicare. E non c"è bisogno di dire quanto questa realtà  sia carente ai nostri giorni nei quali impera la superficialità, la battuta, l"imbonimento televisivo. È su questa considerazione di base che possiamo appoggiare la seconda citazione, desunta dall"Insegnamento di un personaggio della spiritualità indiana, Shri Ramakrishna (1836-1886), attento anche alla religiosità cristiana e musulmana, con qualche rischio di sincretismo.Egli, comunque, ha ragione: la violenza del fondamentalismo si nutre di ignoranza, come lo è la reazione becera di certi europei all"altro, al diverso, allo straniero. L"ignoranza crea paure anche dove c"è normalità; isola, condanna tutto ciò che è esterno al proprio perimetro. La conoscenza autentica, invece, scopre i valori comuni e riesce a far convivere in armonia le differenze, come accade in un contrappunto musicale. Perciò, bisogna istruire gli altri e istruire noi stessi, non con un"informazione banale ma con una formazione seria. E questa sarà non l"unica ma una sicura via di pace.
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