Alla riscoperta del Tedeschino. Che sorpresa questo Dreyer
domenica 21 maggio 2023

Lo chiamavano “il Tedeschino” Giovanni Filippo Maria Dreyer, ma lui era nato a Firenze nel 1704 (e non nel 1703, come si era creduto fino alle recenti scoperte del prof. Giacomo Granchi, autore di importanti ricerche musicologiche sul compositore toscano). Certo, gran parte della sua carriera di cantante d’opera e di impresario lo ha tenuto a lungo fuori dai confini d’Italia, tra i palcoscenici di mezza Europa, da Dresda e Vienna a Praga e Breslavia, prima di trovare un’occupazione stabile al Teatro imperiale di Mosca e poi a San Pietroburgo Nel 1737 è però ritornato nella città natale, dove ha preso gli ordini religiosi presso il convento dei Servi di Maria della SS. Annunziata, divenendone maestro di cappella e componendo le musiche di accompagnamento ai vari servizi liturgici.È qui che lo è andato a scovare il direttore Giacomo Benedetti, che alla guida degli ensemble Le Tems Revient e Baroque Lumina ha raccolto alcune significative pagine della sua produzione sacra, il cui stile è in qualche modo debitore alla lezione della grande scuola napoletana dell’epoca e ai suoi maestri riconosciuti, Giovan Battista Pergolesi e Alessandro Scarlatti.Nel 1740 Dreyer ha ultimato un’antologia di Salmi brevi à 4 voci con strumenti il cui manoscritto è conservato presso gli archivi della Santissima Annunziata e da cui proviene la maggior parte delle musiche selezionate per questa registrazione. La raccolta si apre con il mottetto Verbum caro che porta in primo piano il talento dei soprani Rossana Bertini ed Elena Cecchi Fedi, chiamate a intrecciare le loro voci nell’accorato dialogo lungo le due sezioni in cui è suddivisa la composizione. E se più complesse e articolate appaiono le strutture del brano Domine ad adjuvandum e dell’Inno a San Filippo – entrambi caratterizzati da arie intervallate a episodi corali con un impianto formale che richiama quello della cantata – il Magnificat di chiusura si impone come un breve compendio di scrittura armonica ampia, chiara ed espressiva. Alla fine, un’altra piacevole ri-scoperta del ruolo di forza trainante con cui il marchio “Made in Italy” ha dominato il panorama musicale europeo del Settecento.© riproduzione riservata DREYERSacred MusicLe Tems Revient, Baroque Lumina, Giacomo BenedettiBrilliant /Ducale (Euro 11,00)

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