lunedì 6 gennaio 2014
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Da molti mesi (e non è ancora finita), giornali, televisioni, radio, internet stanno mettendo in scena l’infinito tira e molla di notizie e non-notizie su Imu, Tasi eccetera. A più riprese si è montata la macchina delle pensioni dell’Inps quasi sempre senza mettere a fuoco i veri problemi e, nonostante smentite e precisazioni, si continua a girare e rigirare il mestolo. Poi c’è stato il cosiddetto "caso Cancellieri", con tutte le sue implicazioni mediatiche e politiche. Quindi l’epopea dei «forconi», infine quella del Paese degli evasi (due in tutto)... Si potrebbe proseguire a lungo negli esempi, ma bastano questi per arrivare al punto che preme, da semplice osservatore dei fatti: ossia delle modalità con cui vengono date le notizie e propinate le non-notizie.Per il momento, ne avrei individuate sette.1. La notizia-rotocalco. Si verifica quando, mettendosi al traino di una sempre più omologata società di spettatori, si aggiunge all’articolo o al servizio quel quid di polemica e gossip che spettacolarizza la notizia e la rende “diversamente vera”.2. La notizia semplificata. Un concetto complesso o sfumato viene ridotto ai minimi termini, in buona o cattiva fede, ma con l’identico risultato di non interpretarlo nel modo giusto.3. La notizia estrapolata. È la frase isolata, sganciata dal contesto nel quale è stata pronunciata e messa comunicativamente al centro. L’esito è sempre uno solo: rendere incompleto e spesso fuorviante l’intero discorso.4. La notizia distorta. Un fatto o il gesto di una persona non sono riportati per ciò che esprimono nella realtà, ma vengono interpretati in modo parziale oppure manipolati o collegati arbitrariamente ad altri contesti.5. La notizia forzata. Un tipico modo di enfatizzare una notizia oltre il dovuto è quello di attribuire grande risalto al titolo, che cattura l’attenzione ma non corrisponde al testo che poi uno legge. In questo caso, oltre a travalicare le intenzioni dell’autore o, peggio ancora, ad asserire il contrario di quanto scritto, si commette un abuso sul lettore, ingannandolo.6. La notizia amplificata. Sempre per dare alla notizia un peso e una visibilità tale da suscitare un’eco più vasta, un pensiero che in altro modo risulterebbe normale o espresso in modo normale viene reso ridondante nei contenuti o nelle sue applicazioni, caricandolo così di significati anomali o rendendolo oggetto di ingiustificate deduzioni.7. La notizia falsa. Si segnala per ultima questa che probabilmente, invece, è la prima modalità di racconto come ordine di frequenza, o perché nasce da obiettivi precisi o perché è il frutto di superficialità, involontarie omissioni, radicati pregiudizi. Oltretutto, anche quando viene smentita, la notizia falsa resta, per il semplice fatto che una notizia falsa fa molto più rumore di una smentita vera. Obbedendo infatti a questa regola, giornali, televisioni, radio continuano a dare imperterriti la notizia falsa, che agita le acque, alimenta dibattiti sul nulla, mobilita gli ascolti.Come chiunque può osservare dalla realtà quotidiana, il pericolo che i mass-media si trasformino, almeno in una parte non trascurabile, in una fabbrica del falso esiste davvero. Naturalmente, con sfumature di gravità più o meno elevata nelle varie tipologie descritte, ma con la chiara percezione che comunque il fatto o il pensiero altrui non vengano interpretati in modo responsabilmente corretto, tradendo così l’obiettivo professionale ed etico di raccontare le cose con verità.
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