Ma non è il sangue a fare un padre
martedì 15 gennaio 2019

Un amaro caso di cronaca in Gran Bretagna. Una verità che tutti possono capire Con una sola decisione ha ottenuto tre effetti distruttivi. Ha violentato l’immagine della madre agli occhi dei suoi tre figli. Ha impoverito la propria figura paterna, gettando un’ombra sull’impegno educativo offerto in famiglia per quasi due decenni. Ha mostrato di avvalorare l’idea secondo cui i legami di sangue sono comunque prevalenti rispetto alla vicinanza umana, alle attenzioni di cura, al rapporto spirituale, all’amore che sostiene e rinforza le relazioni al di là del dato biologico.

La vicenda di Richard Mason, di cui i media britannici hanno parlato a lungo nei giorni scorsi, offre spunti interessanti per tornare a riflettere sul senso della paternità, sui rapporti di coppia, sui legami tra le generazioni. Uomo d’affari milionario, padre di tre figli che oggi hanno 23 e 19 anni (due gemelli), Mason ha scoperto di non essere fertile, fin dalla nascita, a causa di una forma di fibrosi cistica che gli è stata però diagnosticata solo due anni fa.

La moglie Kate, da cui ha divorziato nel 2008, messa alle strette, ha confessato. I figli sono frutto di una relazione extraconiugale proseguita per anni in assoluto segreto. E con lo stesso riserbo la donna ha deciso di proseguire. A questo punto il padre 'tradito' avrebbe potuto decidere di serbare nel cuore la delusione sopportata. Un colpo terribile, certo, per il suo orgoglio maschile, ma che avrebbe potuto essere assorbito e forse anche sublimato dall’amore per quei ragazzi che da sempre l’hanno considerato padre e che lui stesso ha guardato come figli amati, desiderati e a lungo accompagnati nella crescita. Ma tra il dovere di proteggere i suoi ragazzi dalle ricadute psicologiche derivanti da una notizia così distruttiva e il desiderio di vendicarsi nei confronti della moglie, Mason ha scelto la strada peggiore. Lui che è stato, e che rimane padre, al di là dell’esito dei certificati medici, ha deciso di soffocare il suo ruolo paterno trascurando le ricadute del suo gesto.

Distruggendo la reputazione della madre dei suoi figli, rischia però di distruggere anche se stesso. Secondo quanto riferiscono le cronache dei tabloid britannici, vorrebbe ora rintracciare l’amante della moglie per dare un volto al padre naturale dei suoi figli. Se davvero i fatti sono questi, c’è da rimanere stupiti per questo obiettivo. Come può mettere in dubbio il fatto che il padre 'operativo', nonostante tutto, sia comunque e soltanto lui?

Togliersi questa etichetta non cancellerà la sua paternità. Quella stratificata nei giorni, negli anni, accanto ai propri figli, guardandoli mentre si addormentavano, tenendo loro la mano mentre si avventuravano nei primi passi, accompagnandoli a scuola, consolandoli nei momenti tristi. E quanti ricordi, quanti racconti, quante emozioni mette insieme un padre che apre ai propri ragazzi la strada della vita. Non dovrebbero esistere genitori a tempo determinato e neppure dimissionari, neppure quando il percorso della coppia, come in questo caso, si esaurisce sotto una valanga di rancori e di rivendicazioni. Il matrimonio dei coniugi Mason si era già concluso con un divorzio dieci anni fa.

Un addio a caro prezzo se è vero che lui avrebbe versato quattro milioni all’ex consorte. Ora, dopo la sconcertante rivelazione, l’uomo avrebbe ottenuto un risarcimento di circa 300mila euro, corrisposti dalla signora proprio per continuare a tenere segreto il nome dell’amante. Non conosciamo i motivi di questa scelta della donna. Forse per evitare nuovi scandali e, magari, per non rischiare di coinvolgere altre famiglie ignare. Forse per mettere i figli al riparo da altri terremoti interiori. I ragazzi infatti non vorrebbero conoscere quel nome e, nonostante tutto, continuano a considerare Richard Mason il loro autentico genitore. Ma se è così, che straordinaria occasione per questo padre disorientato e arrabbiato.

Non è mai troppo tardi per recuperare il rapporto con i figli. Spieghi loro il suo sconvolgimento. Ammetta i suoi errori. Chieda ai ragazzi di essere capito e perdonato. Faccia prevalere pazienza e misericordia. Sono ormai grandi. E, di fronte a un discorso sincero, potranno ritrovare in tutto ciò che per anni aveva cementato la loro relazione: buona vita e buone ragioni. Abbastanza per riabbracciare un padre.

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