martedì 15 febbraio 2011
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Domenica mattina sono andato a confessarmi; da quando ho scoperto che il futuro Beato Giovanni Paolo II si confessava tutte le settimane, anch’io, in accordo con il mio padre spirituale, cerco di farlo. Uscito dalla chiesa, dopo pochi passi, malgrado fossero solo le 9.30 di mattina ed il tempo fosse nuvoloso, mi sono ritrovato in una grande piazza, abbastanza trafficata, per lo più da turisti. La mia attenzione è stata subito catturata da un gruppo di cinque ragazze che stavano guardando una cartina topografica; mi sono avvicinato per capire chi fossero; erano i membri della squadriglia 'Grizzly' di un gruppo scout; stavano facendo un’attività cittadina, avevano il loro 'guidone' con la bandierina verde della specialità di squadriglia di 'espressione'. Una delle cinque ragazze era in carrozzella; avrà avuto 13-14 anni. A pochi metri da loro alcuni operai stavano montando un palco; appesi al bordo del palco c’erano alcuni manifestini su cui era scritta la frase «se non ora quando». Dopo aver scambiato alcune parole con le cinque guide­scout, mi sono allontanato. Mentre camminavo sotto i portici, confesso di essermi commosso pensando alla bellezza della scena delle cinque ragazze, alla semplicità del loro stare insieme, ai loro sguardi puliti, al loro sorriso, al loro coraggio di essere vestite con l’uniforme scout, alla presenza della ragazza in carrozzella. Ho subito iniziato a recitare il Santo Rosario per loro, chiedendo alla Madonna che quel modo di vivere buono, secondo il Vangelo, che le ragazze stavano vivendo e testimoniando, potesse essere riconosciuto e visto da tante persone. Quella scena mi ha accompagnato per tutta la giornata. Come loro tanti, tantissimi giovani mostrano al mondo, quasi senza saperlo, quotidianamente, una vita buona, bella e gioiosa, di cui tutti abbiamo un gran desiderio. Quell’incontro mi ha fatto pensare: quando se non ora, sarà il momento di iniziare a vivere il Vangelo nella bellezza e nella semplicità? Se non ora, quando sarà il momento che tutti facciamo qualcosa di più per gli altri, per i malati, per chi è in difficoltà?. Se non ora, quando sarà il cambiamento in cui ci accorgeremo quanto Dio ci ama? Quando, se non ora, sarà il momento per seguire con più decisione la volontà di Dio? Se non ora, quando desidererò con tutto il cuore di diventare santo? Quando se non ora i giovani cristiani si decideranno a parlare con gioia di Gesù ai propri coetanei, atei, indifferenti o agnostici? Se non ora, quando un po’ di giovani si impegneranno in politica per costruire un mondo più buono, bello e gioioso per tutti , soprattutto per chi ha il passo più lento?. Quelli che stiamo aspettando... siamo noi; con l’aiuto di Dio. Tantissimi giovani mostrano al mondo, quasi senza saperlo, quotidianamente, una vita buona, bella e gioiosa
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