mercoledì 28 febbraio 2024
Il procuratore generale ha lanciato un contenzioso legale contro l’Annunciation House di El Paso che da 50 anni offre aiuto ai disperati che arrivano dall'America Latina. Lo sdegno dei vescovi
Migranti attraversano il Rio Grande dal Messico per entrare illegalmente negli Stati Uniti

Migranti attraversano il Rio Grande dal Messico per entrare illegalmente negli Stati Uniti - Reuters

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Il procuratore generale del Texas, Ken Paxton, ha lanciato un contenzioso legale contro l’Annunciation House, un ente cattolico di El Paso, al confine con il Messico, che da quasi 50 anni offre aiuto ai migranti. L’accusa è averne «facilitato» l’ingresso irregolare negli Stati Uniti contribuendo al traffico di esseri umani. Reato che legittimerebbe le autorità a cancellare l’associazione, fondata dopo la visita di Madre Teresa di Calcutta del 1976, dal registro delle Ong texane.

Immediata è stata la reazione del vescovo Mark Seitz, titolare della diocesi sul Rio Grande, che ha difeso a spada tratta l’Annunciation House sottolineando il lavoro svolto a sopperire alle «gravi negligenze del governo nel fornire una risposta sicura, ordinata e umana» all’immigrazione. «Non ci lasceremo mettere alle strette – ha tuonato - da una campagna di intimidazione fondata su leggi che criminalizzano l’aiuto offerto come risposta di fede».

La mossa del repubblicano Paxton, questa è la ricostruzione della Cnn, è arrivata dopo un’ispezione agli uffici della Ong, avvenuta il 7 febbraio, che la direzione ha segnalato al tribunale perché in parte illegittima.

Messaggi di solidarietà a favore della comunità che anima la casa di accoglienza diretta da Rubén García sono arrivati anche da vescovi di altri Stati. Tra questi c’è Kevin Rhoades, titolare della dicoesi di Fort Wayne-South Bend, in Indiana, nonché presidente del Comitato per la libertà religiosa della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, intervenuto a difendere «le buone opere» realizzate dall’associazione «in nome della libertà religiosa».

Critiche sono piovute anche dall’altro lato del confine. Una nota diffusa dalla Conferenza episcopale cattolica messicana per mezzo della Commissione per la mobilità umana ha segnalato che «criminalizzare le istituzioni come l’Annunciation House costituisce un precedente pericoloso che, impedendo alle persone di fare del bene con argomenti giudiziari, mette a rischio tutte le opere di carità».

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