Meloni: intesa su Gaza è un nuovo inizio

La premier ringrazia Trump e chi ha fatto lavoro di squadra. «L'Italia pronta a contribuire alla ricostruzione». Oggi si festeggia, ma occorre tenere alta l'attenzione, «il lavoro è delicato»
October 9, 2025
Nell'immagine un fotogramma della trasmissione RAI "Cinque minuti” il 7 ottobre con Giorgia Meloni
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni
Accordo notizia «straordinaria». La presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo annuncio dell’accordo raggiunto in Egitto per l’applicazione della prima fase del Piano di pace del Presidente Trump, lo definisce «una straordinaria notizia che apre la strada al cessate il fuoco a Gaza, al rilascio di tutti gli ostaggi e al ritiro delle forze israeliane su linee concordate». Per questo la premier ringrazia il presidente Usa Donald Trump «per aver incessantemente ricercato la fine del conflitto a Gaza e i mediatori - Egitto, Qatar e Turchia - per i loro sforzi che si sono rivelati cruciali per l’esito positivo raggiunto».
Questo accordo e il più ampio percorso tracciato dal Piano Trump, prosegue la presidente del Consiglio, «costituiscono un’opportunità unica per porre fine a questo conflitto che deve assolutamente essere colta». Per questo invita «tutte le parti a rispettare pienamente le misure già concordate e a lavorare per realizzare rapidamente i passi successivi previsti dal Piano di Pace». Inoltre, assicura che «l’Italia continuerà a sostenere gli sforzi dei mediatori ed è pronta a contribuire alla stabilizzazione, ricostruzione e sviluppo di Gaza».
Poi conversando con il Tg1 la presidente del Consiglio è scesa ulteriormente nei dettagli. In questa fase si parla di «una tregua, di rilascio degli ostaggi, che era una condizione essenziale per avviare un percorso di pace, e dall'altra parte di un primo arretramento delle forze israeliane a Gaza». Dopodiché, spiega, c'è tutto il tema del disarmo di Hamas, di fare in modo che non ci siano nuovi insediamenti in Cisgiordania e di una gestione transitoria della Striscia di Gaza. «Hamas non deve avere alcun ruolo, e l'Autorità nazionale palestinese ha bisogno di un percorso di riforma, e la comunità internazionale, particolarmente i Paesi arabi – precisa - devono giocare un ruolo per garantire transitoriamente un governo». Per raggiungere la pace, c’è stato «un gioco di squadra che è stato estremamente prezioso e che ci consente oggi di iniziare una fase nuova». Certo c'è ancora moltissimo lavoro da fare, si parla della realizzazione della prima fase del Piano di pace, «che è molto complesso, sarà lungo, ci sarà bisogno del sostegno di tutti – ammette - Però penso davvero che sia un nuovo inizio. Ho visto delle immagini commoventi della popolazione di Gaza che festeggiava quello che sta accadendo e penso che lo dobbiamo festeggiare tutti, ma che dobbiamo continuare anche a tenere l'attenzione sul lavoro molto delicato, molto importante che va fatto».

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