Un invito all'incontro con la pace che già si fa

Lettera alla gente d'Avvenire da uno speciale Festival. (Franco Vaccari - Fondatore e presidente di Rondine Cittadella della Pace)
June 8, 2016
Lettera alla gente d'Avvenire da uno speciale Festival Caro direttore, vorrei, se me lo permetti, rivolgermi direttamente ai tuoi lettori, coloro che tu chiami la «gente d’Avvenire». A ognuno di loro personalmente. Perché proprio a te, amico lettore, che condividi col ritmo quotidiano di queste pagine il desiderio di comprendere il senso dello scorrere del tempo e i connotati della storia che stiamo vivendo, desidero rivolgere l’invito a una riflessione che può diventare, se credi, una partecipazione.  Viviamo un tempo particolare: gli inizi del primo secolo del terzo millennio. Non sappiamo se sia un caso della cronologia, ma questo tempo ha caratteristiche mai viste nella storia dell’umanità. Mai le possibilità creative e distruttive dell’umanità sono state così tante e così potenti. Mai l’accelerazione dei processi è stata così veloce e mai questa velocità è stata così duratura. Mai in cento anni si sono concentrati tanti morti per le guerre e le diverse forme di violenza, compresa la fame. Mai è emersa una coscienza planetaria così lucida e un così forte anelito di pace dalla famiglia umana. Mai un divario così grande tra ricchi e poveri. Mai a tante persone – a tanti giovani specialmente! – viene ogni giorno rubato il futuro, intrappolate di qua e di là di confini, reticolati, muri e barriere, visibili o invisibili, che segnano appartenenze “nemiche”. Per la prima volta prendiamo coscienza piena dei nostri limiti, ma allo stesso tempo le nostre possibilità di bene ci appaiono infinite! Fenomeni agghiaccianti e splendidi si mescolano. Una sfida viene dal futuro: capire come essere cittadini del Terzo Millennio. Una sfida che parte dai conflitti di ogni tipo, dai loro esiti tragici, per capire insieme come trasformarli creativamente, demolendo la ricorrente e dilagante costruzione del “nemico”, fondando una relazione conviviale con l’altro e con l’ambiente.  È la sfida che Rondine Cittadella della Pace vive quotidianamente da 18 anni e che da oggi ti invita a condividere partecipando al suo primo festival internazionale. Protagonisti i giovani che da 25 Paesi si sono passati il testimone nel “mondo” nel piccolo borgo toscano, trasformando i sentimenti di inimicizia, che storie avvelenate hanno consegnato loro, in nuove relazioni di amicizia. Sono quasi 200 gli ex studenti ritornati nei loro Paesi e impegnati quotidianamente sui fronti della costruzione del dialogo e della pace. Li chiamiamo Rondini d’Oro. Nei giorni del festival racconteranno le loro storie differenti, intrise di nuove difficoltà e di successo, storie che aprono vie di pace che apparivano impensabili. Con loro arriveranno centinaia di giovani italiani che li hanno incontrati negli anni e che con loro hanno condiviso l’educazione alla convivenza e alla pace. Come vedi, caro amico lettore, ci saranno ottime ragioni per far festa senza dimenticare i drammi e le tragedie da cui è traversato il mondo. Sarà la festa di persone che credevano il futuro bloccato dai veleni della guerra e che invece, mettendosi audacemente in gioco, hanno riaperto in modo luminoso e formidabile. Spero che tu voglia condividere i giorni di questo festival che si chiama YouTopic Fest, da oggi, 9 giugno, sino a sabato 11 giugno nella Cittadella della Pace di Arezzo: come tutto quello che avviene quotidianamente a Rondine, ai confini tra realtà e utopia, dove il fattore umano non cessa mai di sorprenderci. *Fondatore e presidente di Rondine Cittadella della Pace

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