lunedì 20 gennaio 2025
In particolare: ingegneri dei sistemi, software engineer, professionisti specializzati in Ia in ambito industriale, progettisti specializzati in esperienze virtuali, tecnici manutentor
Il digitale ha sempre più bisogno di professionisti

Il digitale ha sempre più bisogno di professionisti - Ingenn

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Un bilancio positivo per il settore digitale. Le stime di chiusura per l'anno appena concluso sono in rialzo, mentre le previsioni per i prossimi mesi sono ottimistiche. Nel primo semestre del 2024, il mercato digitale ha fatto registrare un valore di 39,2 miliardi di euro, con un incremento del 2,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In particolare, ad avere la crescita percentuale più sostenuta sono stati i settori dei Servizi Ict (+7,4%), spinti soprattutto dal mercato Cloud (+17,2%), i Contenuti e pubblicità digitale (+4,9%) e i Software e soluzioni Ict (+3,3%). Le stime prevedono una chiusura d’anno su un valore di 81,3 miliardi di euro per una crescita complessiva del +3,4% e con i seguenti segmenti ad avere l’andamento migliore: Servizi Ict (+8,2%), Contenuti e pubblicità digitale (+5%) e Software e soluzioni Ict (+4,2%). Tra le maggiori variazioni rispetto alle previsioni sul 2024 dello scorso giugno si evidenziano: una previsione in ulteriore miglioramento dei Dispositivi e Sistemi (-0,2%) dovuta all’incremento nei comparti relativi ai pc e ai sistemi Enterprise; una maggiore crescita del segmento Software e Soluzioni Ict; un ulteriore aumento dei Servizi Ict; un miglioramento del mercato dei Servizi di Rete (+1,3%); una sostanziale conferma della crescita del settore dei Contenuti Digitali. Nel 2024, il 63,2% del mercato digitale si è polarizzato sulla spesa sostenuta dai settori Business, privati e pubblici, mentre il restante 36,8% è riconducibile al settore Consumer, giunto a quota 29,9 miliardi di euro.

«Il digitale continua a rappresentare una certezza - spiega Massimo Dal Checco, presidente di Anitec-Assinform, l’Associazione di Confindustria che raggruppa le principali aziende dell’Ict -. Una delle poche in un mondo sempre più conflittuale e caotico a livello geopolitico. Nei Paesi occidentali il quadro economico rimane complicato, con difficoltà legate all’inflazione, al costo dell’energia e a una transizione ecologica che, pur condivisibile nei suoi obiettivi, richiede un maggiore confronto sui mezzi per attuarla. I dati del nostro Rapporto mostrano che, nonostante queste difficoltà, nel primo semestre dell’anno il mercato digitale ha mantenuto la sua solidità e chiuderà il 2024 con risultati ancora migliori. I principali motori di questa crescita sono gli ambiti tecnologici più innovativi e dinamici come l’Intelligenza Artificiale, il Cloud Computing e la Cybersecurity».

Nel prossimo triennio il mercato digitale italiano dovrebbe continuare ad aumentare, con una velocità in lieve crescita rispetto alla chiusura del 2024. A fine 2025, si prevede che la spesa complessiva in prodotti, soluzioni e servizi digitali raggiungerà un valore di circa 84,5 miliardi di euro, corrispondenti ad una crescita del 3,8%; mentre tra il 2026 e il 2027 dovrebbe mettere a segno incrementi di poco maggiori, rispettivamente del 4,1% e 4,2%, per giungere a 91,7 miliardi di euro alla fine del 2027.

«La crescita dei Digital Enabler continua a essere rapidissima ed esponenziale - aggiunge Dal Checco -. L’intelligenza artificiale, in particolare, sarà sempre più pervasiva e trasformativa di ogni ambito produttivo: per questo sfruttare al meglio le potenzialità offerte da questa tecnologia sarà determinante per restare competitivi e protagonisti dell’economia globale. Anche per questo richiamiamo l’attenzione sulle priorità da affrontare con un’urgenza, a partire dal crescente fabbisogno di competenze digitali, di base e specialistiche. Le persone saranno protagoniste di un mondo che cambia e dobbiamo assicurarci che siano preparate e pronte. Secondariamente, dobbiamo assicurarci un quadro regolatorio nazionale ed europeo stabile, semplice e orientato a sostenere l’innovazione. Solo così il nostro settore potrà essere competitivo, continuare a investire e crescere di dimensione e valore per il bene di tutta l’economia nazionale».

Anche nel 2024 l’andamento previsto per la spesa in Cybersicurezza sarà in crescita (+11,9%), con un valore stimato di 2,001 miliardi di euro. Tale risultato consolida il trend che ha caratterizzato gli ultimi anni, evidenziando l’importanza sempre maggiore della sicurezza informatica nelle strategie aziendali, sostenuta anche dalle crescenti minacce dovute al fatto che il nostro Paese è uno dei principali obiettivi degli attacchi. La spesa per la Cybersecurity è fortemente concentrata nei settori delle Banche e dell’Industria.

Infine, nel 2024, a fronte di un mercato digitale pari a circa 81,3 miliardi di euro, l’impatto del Pnrr-Piano nazionale di ripresa e resilienza è stimato su un valore di 2,2 miliardi di euro. Nello specifico, le Missioni legate alla trasformazione digitale, la “Missione 1 - Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo” ha attivato il 91% degli interventi pianificati, mentre la “Missione 6 - Salute”, relativa alla digitalizzazione in alcune delle sue componenti, ha attivato il 95% degli interventi previsti. La Missione 1 si posiziona tra le più avanzate, avendo raggiunto il 50% dei Milestone & Target (M&T) previsti, superata solo dalla “Missione 5 - Inclusione e coesione”, con il 52% di M&T completati. La “Missione 6 - Salute”, invece, ha raggiunto il 42% degli obiettivi stabiliti.

Le figure più ricercate

Le tre competenze più richieste secondo Hays sono quelle del data analyst, del project manager (responsabile della pianificazione dei progetti e del monitoraggio dei progressi) e del business analyst. Menzionati anche i DevOps engineer, ingegneri che si interpongono tra lo studio e le attività operative responsabili del funzionamento delle applicazioni software, dallo sviluppo all'implementazione. E poi i .Net developer, sviluppatori adibiti alla progettazione e alla gestione di applicazioni basate su Windows. Ci sono inoltre i solution architect, cioè i responsabili della creazione e dell'implementazione di soluzioni che soddisfino le aspettative aziendali che lavorano con gli stakeholder per comprendere i fabbisogni della società e sviluppare le migliori soluzioni. Seguono i software engineer, responsabili della progettazione di applicazioni software e, di conseguenza, devono collaborare con diverse aree dell'azienda e i Cloud engineer, coloro che gestiscono la manutenzione dell'infrastruttura basata sul cloud che consente alle aziende di implementare le proprie applicazioni e i propri servizi. Nella lista ci sono i data engineer, a cui spetta il compito di facilitare la raccolta e l'analisi dei dati attraverso la creazione di framework quantificabili, e i Java developer, che utilizzano il linguaggio Java per creare applicazioni e software.


Il "gemello digitale" e le competenze richieste

Il digital twin o "gemello digitale" può essere descritto come una rappresentazione digitale che replica la struttura, il contesto e il comportamento di un singolo asset fisico o di un insieme di asset fisici. Questa replica virtuale viene costantemente aggiornata con i dati provenienti dall'asset fisico corrispondente durante tutto il suo ciclo di vita, influenzando così le decisioni che generano valore. Grazie alle nuove tecnologie legate all’industria 4.0 (Big Data, Ia e Iot), infatti, il digital twin permette di monitorare le prestazioni di macchinari, prevedere guasti e migliorare l'efficienza operativa attraverso una replica digitale dettagliata e continuamente aggiornata. Stando agli ultimi dati pubblicati da Global Market Insights, il mercato specializzato nella tecnologia dei digital twin ha registrato un valore di otto miliardi di dollari lo scorso anno. Le proiezioni future evidenziano come tale dato sia destinato ad aumentare ulteriormente: si stima infatti un tasso di crescita annuale compostosuperiore al 25% nel periodo 2023-2032, che porterà il mercato a superare i 90 miliardi di dollari entro la fine del decennio. L’introduzione dei digital twin nel comparto manifatturiero e della produzione industriale implica una serie di cambiamenti nei processi aziendali e industriali. Le aziende possono ora creare modelli virtuali dei loro prodotti o sistemi per testare scenari e strategie senza rischiare danni reali. Questo approccio innovativo offre diversi vantaggi, tra cui:

Progettazione e sviluppo accelerati: i prototipi virtuali consentono di effettuare test e modifiche in tempi record, accelerando il ciclo di sviluppo dei prodotti.

Efficienza operativa: attraverso l'analisi dei dati raccolti, le aziende possono ottimizzare i loro processi, migliorando l'efficienza e riducendo gli sprechi.

Ottimizzazione della manutenzione: monitorando le condizioni in tempo reale, i Digital Twin permettono di effettuare una manutenzione predittiva di macchinari, impianti industriali e sistemi produttivi, riducendo eventuali tempi di inattività e costi di riparazione.

L’integrazione dei digital twin nel tessuto industriale e aziendale sta avviando trasformazioni significative, con potenziali impatti anche sul mondo del lavoro. Secondo le osservazioni di Ingenn, la società di Head Hunting unicamente focalizzata nella ricerca e selezione di profili tecnici e ingegneri, figure professionali come ingegneri dei sistemi, software engineer, professionisti specializzati in Ia in ambito industriale, progettisti specializzati in esperienze virtuali, tecnici manutentori e automation engineer potrebbero diventare le più richieste in ambito digital twin nel comparto manifatturiero e della produzione industriale.





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