Italia in ritardo: ecco perchè i nuovi incentivi non basteranno
Il nostro Paese è al 27° posto in Europa. A settembre 600 milioni di bonus, ma solo per determinate categorie di pubblico. Fondazione Eni Enrico Mattei: serve più realismo

L'Italia attualmente è solo al 27/mo posto per diffusione delle auto elettriche in Europa. E' quanto risulta dai dati Eurostat. A settembre partiranno i nuovi incentivi per l'acquisto di vetture a zero emissioni: saranno disponibili circa 600 milioni di euro di bonus per l'acquisto di almeno 39.000 nuovi veicoli. Pochi comunque per centrare il target Ue secondo i dati elaborati da Antonio Sileo, direttore del programma di ricerca Sustainable Mobility presso la Fondazione Eni Enrico Mattei.
Secondo l'istituto di statistica europeo infatti nel 2024, nell'Ue sono state immatricolate complessivamente 1,45 milioni di nuove autovetture elettriche a batteria, con una diminuzione del 6,1% rispetto al 2023 (1,55 milioni). Questo ha portato il numero totale di auto elettriche a batteria a 5,87 milioni, rappresentando comunque un aumento del parco veicoli del 32,4% rispetto al 2023 (4,43 milioni). La quota di auto elettriche esclusivamente a batteria tra tutte le nuove immatricolazioni è scesa al 13,6% nel 2024, un punto percentuale al di sotto del livello del 2023 (14,6 %).
Le immatricolazioni di autovetture elettriche in Italia stanno procedendo molto più speditamente rispetto agli scorsi (quasi il 29% rispetto ai primi sette mesi del 2024, con una quota di mercato del 5,2%), ciò nonostante gli obiettivi europei restano lontanissimi, per non dire irraggiungibili. A cominciare dal traguardo delle 4,3 milioni autovetture circolanti al 2030 indicato nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) aggiornato nel 2024. “Anche se quest’anno si dovessero superare le 90 mila immatricolazioni, cosa non scontata anche con l’arrivo dei nuovi incentivi annunciati dal ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Frattin – calcola Antonio Sileo – saranno meno di 370 mila le autovetture elettriche con targa italiana”.
Le difficoltà del nostro Paese, che per parco circolante e auto vendute è secondo solo alla Germania, sono analizzate nel working paper “What Hinders Electric Vehicle Diffusion? Insights from a Neural Network Approach” in cui i ricercatori della FEEM con un approccio innovativo basato su reti neurali, oltre a identificare i principali ostacoli alla diffusione dei veicoli elettrici, segnalano l’utilità di approcci integrati, che vadano oltre le sole politiche di incentivazione, e confermano il troppo e troppo rapido slancio richiesto dagli obiettivi fissati dall’Unione Europea. Non a caso oggetto di accese discussioni.
“L’impatto dei nuovi incentivi, a fronte di uno stanziamento di 597 milioni di euro – prosegue Antonio Sileo – è stimato in 39 mila autoveicoli, non solo automobili dunque, che dovrebbero essere acquistati entro giugno 2026, ma per l’ormai vicino obiettivo PNIEC non ne basterebbero 390 mila. Nei prossimi anni il numero di vetture elettriche, anche in Italia, anche senza incentivi, crescerà significativamente, ma è inutile attendersi miracoli. Proprio per questo c’è da attendersi che la discussione sui regolamenti UE in capo ai costruttori automobilistici, che entrerà nel vivo nei prossimi mesi, sarà caratterizzata da maggior realismo”.
L’intervento dei bonus al via a settembre, si legge sul sito del ministero, "è destinato solo a persone fisiche e microimprese con residenza o sede legale nelle aree urbane funzionali (città con oltre i 50 mila abitanti e area di pendolarismo)": il contributo sarà erogato sotto forma di sconto diretto in fase di acquisto. Ma gli incentivi non saranno per tutti: per accedervi bisognerà rottamare un'auto con motore termico fino a Euro 5 (intestata a proprio nome da almeno sei mesi) e il bonus potrà essere richiesto solo da chi ha un Isee fino a 40 mila euro. Con due diversi scaglioni: 11 mila euro di incentivo per chi ha un Isee al di sotto dei 30 mila euro; 9 mila euro per chi ha un Isee tra 30 e 40 mila euro
Quali auto possono accedere al bonus. Possono accedere ai nuovi incentivi solo automobili elettriche: si tratta, nello specifico, di veicoli categoria M1 con fino a otto posti a sedere più quello del conducente. Rientrano nel bonus solo vetture con un prezzo di listino massimo di 35 mila euro iva esclusa, con questo valore che viene calcolato in riferimento al prezzo imposto dalla casa automobilistica e non dal concessionario. Nel conteggio non vengono inclusi eventuali optional richiesti a pagamento. Il tetto massimo di spesa, Iva inclusa e senza optional, è dunque di 42.700 euro.
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